30 maggio Sciopero degli Insegnanti (non solo per i propri interessi, ma per quelli di tutti)

𝗩𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝘀𝗽𝗶𝗲𝗴𝗮𝗿𝗹𝗼 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮 𝗹𝗼 𝗿𝗶𝗱𝘂𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗱 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲 𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗮𝗴𝗹𝗶?

Tutti sappiamo che il “Governo dei migliori” lo presiede ” il migliore dei migliori” Mario Draghi, e allora analizziamo come funziona la nostra democrazia rappresentativa.

Il decreto Legge 36 del 30 aprile 2022 è stato approvato senza convocare un tavolo di trattativa con le parti sociali (con i sindacati) nessun confronto con i docenti e associazioni di categoria, e nessun partito si è opposto a questa ‘carognata’ del “Governo dei migliori”. Un Governo di larghe intese dove non esiste opposizione se si esclude quella (apparente) di Fratelli d’Italia.

𝗠𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗼 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗶𝗽𝗹𝗶𝗻𝗮𝗻𝗼 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗰𝘂𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗮𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘁𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶?

1) Taglio di 125 euro dalla carta del docente che occorre per l’acquisto di materiale didattico.

2) Riduzione di 11,600 cattedre dell’organico di potenziamento.

3) Riduzione delle supplenze e riduzione delle immissioni in ruolo.

4) Taglio lo 0,5% della spesa della scuola.

5) Un triennio di formazione obbligatoria per i docenti extraoraria e non retribuita, con la possibilità pure di essere bocciati e ripetere l’anno.

𝗘 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗮𝗿𝗺𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗼𝘀𝗮?

Circa 8 milioni di questi tagli occorreranno a finanziare questa cosiddetta “scuola di alta formazione” con un Presidente ed un Direttore a retribuzione pro-capite di 246,000euro annui, un dirigente di prima fascia a 151,165 euro annui e 12 funzionari a 45,210 euro annui ciascuno e questo senza che nessuno di loro abbia una qualche competenza nell’insegnamento.

In pratica è la nascita di una nuova categoria di privilegiati della politica, ma ci sono altre schifezze che ometto perché il post diventerebbe oltremodo tedioso.

𝐈𝐧𝐬𝐨𝐦𝐦𝐚 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐚 𝐞 𝐯𝐢𝐥𝐢𝐩𝐞𝐬𝐚, 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐯𝐢𝐥𝐞𝐠𝐢𝐚𝐭𝐚, 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡e’ 𝐝𝐞𝐩𝐮𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢, 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢 𝐬𝐮𝐥 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐨.

𝐄 𝐢𝐧 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐭𝐫𝐚𝐦𝐛𝐮𝐬𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫o’ 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐥𝐮𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨, 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐞𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐢 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐢 𝐟𝐢𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐫𝐦𝐚𝐢 𝐫𝐚𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐬𝐢 𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚 𝗱𝗶 𝐩𝐨𝐯𝐞𝐫𝐭a’ 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐩𝐢u’ 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨𝐩𝐚𝐠𝐚𝐭𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐚𝐢 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐠𝐡𝐢 𝐢𝐧 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐚.

𝗔𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗶𝗹 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗹’𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗽𝗮𝗲𝘀𝗲, 𝗽𝗮𝗴𝗮 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗰𝗮𝗿𝗼 𝗮 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝗽𝗶𝗲𝘁𝗮𝘁𝗶 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗼𝗰𝗿𝗮𝘁𝗶.

𝗠𝗮 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗽𝗶u’ 𝗮𝘃𝘃𝗶𝗹𝗲𝗻𝘁𝗲 è 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗼 è 𝘀𝗰𝗲𝘀𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗗𝗼𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗰𝘂𝗼𝗹𝗮.