Il tempo delle illusioni

DI GIOVANNI DE LUCIA

Non te lo meriti, come non lo merito io ma cosa vuoi questo è il tempo delle illusioni. In fondo entrambi avevamo la speranza di avere una seconda possibilità, io solo per pochi attimi, tu per un tempo che non sono mai riuscito a capire.

Il tuo è stato il tempo dove potevo solo zigzagare tra frammenti di vetro, capaci di scomporre il sole in una miriade di arcobaleni.

Per sopravvivere a tutto questo, potevo solo che disegnare sogni su sogni e sogni contro sogni. Ho respirato quelle schegge di vetro come aghi di ghiaccio, a pieni polmoni, sperando di scaldare quel tempo in un unico respiro.

Il mio? solo attimi ma che potevano donarmi l’eternità . Già per me l’amore è sempre stato uno stargate, una porta temporale con la quale rivivere per vivere ancora quel solo istante che mai si perderà nell’oblio degli anni a venire.

Ma l’amore non dialoga con il tempo, non passa tra le bolle di una clessidra, può rallentarlo, fermarlo o farlo ripartire di colpo.

Il tempo è governabile solo dalla linea del cuore, quella che arriva dritta al cervello, che poi definiamo la spina dorsale dell’anima. No, non lo meritiamo perché incapaci di onorarlo, capaci sì di nasconderlo, divorarlo, sfreggiarlo, tradirlo, abbracciarlo, piangerlo, ma non onorarlo.

No, non lo meritiamo, un amore non sarà mai un amante, perché solo un amante è capace di morire nel tempo.

Foto dal web

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