Racconto di fine anno

DI ROBERTO BUSEMBAI

E qui davvero finisce il secolo invece che un anno, l’addio di Pelè il re del calcio e dell’amore, non sono stato mai un’amante del calcio in se stesso, ma ho di lui un ricordo stretto al cuore che si chiamava davvero odio misto all’amore.

Avevo 15 anni e quella finale mi stava stretta al cuore trascinata dalla giovinezza e dallo sviscerato senso di passione che avvolgeva mio padre per il calcio e la nazionale. Ma il 1970 non era l’anno da mondiale, e lui il Pelè internazionale era stata la stella lucente come il sole e sfavillava pure su quel mare dove ero in vacanza.

Allora l’ho conosciuto, subito odiato e poi altrettanto subito osannato e riconosciuto quel grande campione.
E’ davvero la fine del secolo e non dell’anno quando la trasgressione e il particolare, l’eccentrico e il “diverso” abbandonano, con la sua inventrice, tutto un mondo di moda assolutamente unico e speciale, ci lascia così, a spegnere i suoi colori e le sue “pazzie”.

Vivienne Westwood; questa sì che me la ricordo e ho sempre apprezzato, perchè io come lei mi sento “particolare” e “diverso” nel pensare, nell’agire e nel vivere il mio normale che raramente trovo negli altri l’uguale.

E’ davvero la fine di un anno che ci ha tenuti sospesi tra dubbi e certezze, tra sorrisi e pianti uguali a tanti altri , un anno che forse avremo poi nel tempo a ricordare oppure a farlo svanire come nebbia al sole, evanescente con niente e nulla da sottolineare.

Ognuno ha il suo anno passato e vuole tenere dentro il suo giorno o mese speciale, ognuno ha il suo momento unico da ricordare e allora io posso solo augurarvi e al contempo augurare a me stesso, che la felicità è quella e unica di ritrovarsi a festeggiare il nuovo anno che si sta avvicinando e poi quello che avverrà e sarà noi non siamo in grado di saperlo e io sinceramente non lo vorrei nemmeno sapere.

Auguro un anno in cui vi possiate liberare del peso o del pensiero che vi fa stare male, che sia per tutti l’anno del “ricominciare” e stavolta con amore e passione, certezza e volontà dentro il cuore, auguro e mi auguro contemporaneamente che la salute sia il vero asso da giocare ogni giorno dell’anno a venire, che sia lei il toccasana delle nostre lunghe o corte giornate, grigie o colorate esse siano, perchè soltanto lei potrà regalarci il passare “felice” dell’anno nel suo essere particolare.

E’ davvero la fine di un anno e su questo niente di speciale, ogni anno che abbiamo veduto cambiare subito ne è sorto un altro a brindare, e allora brindo e alzo il calice a voi che mi avete sempre seguito e letto, a voi che adesso con me festeggiate questo addio del 2022 con la speranza piena di un 2023 che ci faccia arrivare al prossimo fine anno a ritrovarci insieme.

Immagine tratta dal web

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