A Firenze, mostra fotografica del turismo inclusivo e solidale

LUIGI DE CAPOA

Al via il festival per un turismo inclusivo e solidale. Dal 25 novembre una mostra fotografica itinerante, visitabile gratuitamente fino a domenica 28 novembre e fruibile attraverso la tecnologia NFC.

Sono questi gli eventi proposti da «The World in Florence. Festival of World’s Cultural Expressions» promosso a Palazzo Medici Riccardi dalla Fondazione Romualdo Del Bianco e organizzata da «Movimento Life beyond Tourism – Travel to Dialogue».

La fondazione fiorentina, con sede nell’antico Palazzo Coppini, nata da un’idea della famiglia Del Bianco, volge a promuovere l’interculturalità attraverso l’organizzazione di seminari universitari internazionali e la propaganda del turismo consapevole come occasione di conoscenza e strumento di pace.

Il festival fiorentino rappresenta il primo episodio di un ciclo di 5 edizioni pensate per consentire alle oltre 500 realtà internazionali che aderiscono al movimento, di favorire comunicazione e valorizzazione di luoghi e territori spesso estranei ai circuiti di massa, trasformando il turista in visitatore e l’accoglienza, da parte delle comunità, in ospitalità inclusiva dunque solidale.

Immagine tratta dal web

Prima edizione segnata dalla pandemia ma particolarmente significativa per la partecipazione dei paesi dell’est ,dalla Polonia all’Azerbaijan, dalla Georgia alla Cina.

«Nella completa e inaspettata rivoluzione provocata dalla pandemia, che ha portato in tutto il mondo a rivalutare il turismo interno riscoprendo le realtà locali, è ora necessario trovare un paradigma che protegga la sostenibilità ambientale e favorisca il dialogo con le popolazioni residenti, valorizzando le not ordinary cities» afferma Mounir Bouchenaki, archeologo algerino Special Advisor del direttore generale Unesco e Presidente Onorario della Fondazione Del Bianco.

In Toscana risalta la volontà di promozione del turismo slow da parte delle comunità dell’ambito mugellano come per il caso esemplare del Museo del Tessuto di Prato: «Contrastare il turismo “mordi e fuggi” che porta oggi il turista a trascorrere a Firenze due soli giorni significa orientarlo anche su realtà tuttora percepite unicamente come industriali come Prato» sostiene il direttore Filippo Guarini.

«Vicinissima a Firenze, la città è oggi un polo culturale di alto profilo anche grazie a istituzioni come Palazzo Pretorio. Il Museo del Tessuto in particolare si è inserito in interessanti progetti internazionali di valorizzazione dell’archeologia industriale, cui aderiscono realtà polacche, catalane e perfino turche».

 

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