Addio a Boris Pahor, lo scrittore sloveno che raccontò l’orrore dei lager

ADDIO A BORIS PAHOR, lo scrittore sloveno che raccontò l’orrore dei lager.

Ricordiamolo così – in una foto con la casacca a strisce – il grande testimone dei crimini del fascismo in Slovenia e della persecuzione nazionalista di quelle popolazioni, e poi dell’orrore nazista dei lager: partigiano, deportato, intellettuale, scrittore candidato al Nobel, difensore dei diritti delle minoranza.

A sette anni vide l’incendio fascista del Narodni Dom, la Casa triestina della Cultura slovena, a trenta visse la guerra d’Africa e la lotta partigiana.

Arrestato per una delazione, raccontò nei suoi libri (ricordiamo fra i tanti “Necropoli”) la terribile esperienza del lager di Natzweiler-Struthof, le vicende delle terre di confine e la difficile convivenza fra quelle genti. (Fonte:  Aned associazione nazionale ex deportati)

*L’immagine di copertina è di Repubblica.it

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