Alla ricerca della coerenza perduta

DI FRANCO FRONZOLI

Possiamo definire la coerenza una chimera in questo paese dove il nutrimento più congeniale è l’incoerenza

Se ci fosse stata coerenza saremmo in queste misere condizioni morali, sociali e politiche?

Certamente no.

Ma sognare non costa nulla.

Se la coerenza fosse un’anima viva nella nostra società, tutto funzionerebbe alla perfezione.

Ci alzeremmo la mattina  sapendo che tutto ciò che ci viene detto, è un parto della verità.

Non ci sarebbero punti interrogativi nella nostra mente, non esisterebbero dubbi, perplessità, incertezze e titubanze.

Invece no:

Siamo alla disperata ricerca di una promessa mantenuta, di un sogno realizzato, di una coesione sociale nella verità, senza menzogne studiate, articolate, diffuse come parole nel vuoto.

La mancata coerenza ci sta portando alla deriva, lasciandoci senza punti di appoggio, senza certezze e verità.

Ci è stato sempre promesso tutto: lavoro, serenità, salute, insegnamento efficiente in scuole efficienti, decisi contrasti alle mafie, alla corruzione, alla misoginia, al razzismo.

Soprattutto benessere materiale, etico e morale.

Promesse naufragate in una sordida  repellente menzogna. Un popolo ingannato, sfruttato, usato.

Quante sono le promesse non mantenute? Tante, troppe. Se messe tutte in fila  potrebbero raggiungere la stratosfera.

Ogni giorno siamo invasi da promesse proprio da chi non le ha mai mantenute.

Una frase letta in pagine stropicciate ma sempre attuale , di Francisco de Quevedo : “ Nessuno promette tanto come quello che non manterrà “ .

Le promesse sono come i bambini: facili da fare, difficili da mantenere.

Preferirò sempre chi non promette nulla a chi promette tutto e non mantiene niente.

Cosa sarebbe la nostra bella Italia se le promesse fatte venissero mantenute?

Strade ed autostrade sicure, giustizia sociale, rispetto per le donne, eguaglianza tra uomini e donne, Sanità eccellente, ricchezza condivisa, scuole efficienti e sicure, fisco equo, dignità per tutti.

Ma con questi uomini che trattano il potere come fosse una loro proprietà in tutti i luoghi esista non ci possiamo fare illusioni.

La forbice si amplierà sempre di più  in favore dei ricchi e a danno dei poveri.

Ci vorrebbe un Ministero della “ coerenza “ invece del Ministero della “ Pari opportunità “ .

Che peraltro di opportunità ne offre molto poche e di parità non se ne parla nemmeno…

Immagine tratta dal web

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