‘All’ombra del mausoleo – La storia dell’uomo che imbalsamò Lenin’ di Il’ja Zbarskij e Samuel Hutchinson: un libro da non perdere

di Jp Soglio

‘All’ombra del mausoleo – La storia dell’uomo che imbalsamò Lenin’ di Il’ja Zbarskij e Samuel Hutchinson: un libro da non perdere

Mi sono recato, come faccio di sovente, al mercatino dei libri sul lago. E dopo aver assaporato il piacere di scorrere lungo i banconi e leggere velocemente decine di titoli, inquadrare al volo case editrici, o collane o singoli autori, vengo rapito da una copertina: un volto conosciuto, rischiarato da un forte luce, galleggia nel buio, ha gli occhi chiusi e l’aria di chi pensa: “Lasciatemi in pace!”

Lo afferro al volo, è lui che ha scelto me, lo acquisto e torno a casa.

Non sapevo ancora che per un giorno e mezzo questo libro mi avrebbe inchiodato su: una poltrona in soggiorno, una sdraio in spiaggia, una tazza del water e una scomoda sedia in ferro battuto sul balcone e sotto l’ombrellone che rischiava di essere trascinato via da qualche rada e smarrita raffica di vento tiepido.

‘All’ombra del mausoleo – La storia dell’uomo che imbalsamò Lenin di Il’ja Zbarskij e Samuel Hutchinson – Bompiani 1999, acquistato per caso in quella assolata bancarella, mi ha letteralmente rapito. E spiego il perché.

Volete percorrere a velocità folle la storia dell’URSS con un compagno bizzarro? Seguite la storia dell’imbalsamazione e della mummia di Lenin. In 170 pagine, attraverso i ricordi personali dell’autore, vi passerà davanti agli occhi un secolo magnifico e tremendo.

Capirete il sistema staliniano, conoscerete la sua crudeltà e follia.

Scoprirete come la mancanza di democrazia uccida la scienza e la ricerca scientifica. Vivrete la seconda guerra mondiale seguendo una mummia invece delle truppe che si sbudellano.

Scoprirete tutto sul mausoleo della piazza Rossa, in modo particolare su cosa ci sta sotto, il laboratorio segreto, le epurazioni periodiche negli anni duri dello stalinismo.

Andrete a Berlino, appena conquistata e completamente distrutta, a caccia di reagenti chimici da rubare per salvare la mummia che stava a Mosca.

I grandi processi e le purghe, gli omicidi mirati di scienziati non omologati alla dottrina ufficiale (quella di Lysenko).

Ma poi la storia cambia scenario, le mummie diventano tante, a cominciare da quella di Stalin, collocata a fianco di Lenin e poi sfrattata nel 1961 e sepolta, in balia della catastrofe biologica!

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