“Amore, vinile e polvere” di Beatrice Maffei. Lettura per chi ama le storie dolci, ma non troppo

DI MARCO MICHELE CAZZELLA

RECENSIONE

DI

AMORE, VINILE E POLVERE

Scritto con moltissima cura dalla bravissima Beatrice Maffei. In terza persona. Ambientati in diverse città tra il nord e il sud d’Italia. Quest’antologia composta da otto racconti. Narra diverse storie alcune brevi e altre leggermente più lunghe di ragazzi, di una coppia di anziani, di amici e tanto altro.

Gli anni in questione sono quelli ’80 fatta eccezione per l’ultimo che è più contemporaneo. Da notare il ritmo lento di quei tempi che l’autrice ha voluto infondere in questa sua raccolta agrodolce. In ognuna delle otto storie si respira quella magia di una volta in cui gli amori erano più sentiti, profondi e sinceri.

Forse anche perché, vi era un pudore che si è andato perduto per sostituirsi con quell’audacia che c’è oggi. Una cosa che mi ha molto colpito di questa antologia è stato il fatto che in due storie ci si può sentire l’autrice come se fosse quella narratrice che parla fuori campo durante i film se avete presente.

Un testo che fa riflettere moltissimo sul cambiamento e che porta con sé molta nostalgia in diversi punti. Uno tra i tanti in “Non ne ho mai abbastanza” per via del walkman che la protagonista trova in quella stanza della coppia di americani lasciato e forse sarà perché io sono cresciuto in quegli anni. Ma mi ha fatto pensare a come si ascoltava una volta la musica e mi ha strappato un sorriso: oppure quando in quello stesso testo lei nomina il gettone che avrebbe dovuto usare alla cabina telefonica per chiamare casa.

O il vecchissimo flipper, o il famosissimo videogioco da sala

giochi conosciuto con il nome di: “Space invaders”. O i ritrovi nel bar nuovo ecc.
Ma vi è inoltre moltissima tenerezza e dolcezza. Tanto per farvi un esempio in:”Proprio come il miele” la coppia di anziani riesce a trasmettere un amore e odio l’uno verso l’altra che fa sorridere perché nel costatare di due che pur con i propri difetti riescono a star accanto per così tanto tempo e si vogliono bene esattamente come quando erano giovani; oppure come in “Enaola Guy” in cui la protagonista è affetta da un tumore e nonostante ciò possiede una spensieratezza che trasmette molta forza.

Questi sono solamente alcuni esempi, ma in questi otto racconti c’è tanta di quella roba emotiva che scaldano il cuore portando sorrisi, qualche lacrima, profonde riflessioni e tuffi al cuore.
In definitiva lo consiglio a chiunque ama le storie dolci ma non troppo. Dense di sentimenti contrastanti e che vogliono ancora sentirsi giovani.

Immagine tratta dal web

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