DI SILVANA PINTO
Inizio questo mio scritto sottolineando come la mente e il corpo vivano un rapporto simbiotico che spesso(se non addirittura sempre) incide sul proprio benessere fisico e mentale, scatenando una serie di sfide che prendono il nome di disturbi psicologici.
Uno di questi disturbi che affronterò oggi è l’anoressia nervosa.
Essa rientra nella categoria dei disturbi del comportamento alimentare, ed è caratterizzata da una eccessiva preoccupazione per il peso corporeo, con una conseguente restrizione estrema dell’assunzione di cibo, spesso associata a una percezione distorta del proprio corpo.
L’esordio del disturbo varia da persona a persona, e i sintomi sono sia fisici che psicologici.
I sintomi fisici sono:
-rapida diminuzione del peso corporeo
-assenza o irregolarità del ciclo mestruale nelle persone di sesso femminile
-affaticamento e astenia
-riduzione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna
-disturbi del sonno
-difficoltà a mantenere la concentrazione
-alterazioni dell’apparato gastrointestinale come stitichezza, gonfiore addominale o problemi digestivi.
I sintomi psicologici e comportamentali sono:
-restrizione dell’assunzione calorica ed evitamento di alcuni cibi considerati particolarmente “dannosi”
-pervasiva preoccupazione e ossessivo controllo del peso
attività fisica intensa e prolungata allo scopo di bruciare più calorie possibili
-isolamento sociale, specie nelle occasioni in cui si consuma cibo
-percezione distorta delle dimensioni e della forma del proprio corpo, indipendentemente dall’evidenza oggettiva, che,in certi casi, spiana la strada ad un conseguente disturbo: la dismorfofobia
-alti livelli di ansia legati al proprio aspetto fisico
-paura di fallire
-disturbi depressivi
-bassa autostima.
L’anoressia nervosa è composta da fasi: di insorgenza, consolidamento e declino fisico e psicologico e infine la fase critica, in cui l’individuo può incorrere in gravi rischi per la propria salute, come danni al funzionamento fisiologico dell’organismo.
Ma quali sono le cause?
Possono essere di natura ambientale e socioculturale, psicologiche e familiari.
Gli ideali di bellezza irrealistici, veicolati e alimentati dai media tradizionali e digitali, rappresentano un grande pericolo.
A essere particolarmente a rischio sono gli adolescenti, che trascorrono molto tempo sui social media e sono più soggetti alle influenze esterne e a rischio di bodyshaming.
L’adolescenza è una fase della vita molto delicata e determinante per la vita adulta, ed è appunto costituita da una serie di incertezze e paure che, se alimentate, possono evolversi in disturbi di varia e seria natura.
Come va aiutato un soggetto anoressico ?
Sicuramente ha bisogno di un aiuto professionale, familiare ed empatico.
La terapia per eccellenza è la terapia cognitivo comportamentale, che aiuta a identificare i pensieri, comprendere e gestire le emozioni dolorose che riguardano il cibo e il corpo.
Come in tutti i trattamenti è fondamentale il supporto psicologico, coadiuvato dalla volontà di volere e potere sconfiggere il “mostro”.
Farò una breve digressione personale: anni fa anche io ho sofferto di questo disturbo, causato da traumi, depressione, assunzione di psicofarmaci che hanno distorto il mio corpo, il mio viso, e il mio essere. Ho perso 14 chili in poco più di un mese, assenza di ciclo e tutta una serie di conseguenze sopra elencate.
Ne sono uscita grazie al supporto psicologico e medico ma è stata una lunga battaglia .
Non vi nego che in alcune fasi critiche il mostro è ritornato ma sono stata la psicologa di me stessa, attuando delle strategie di coping che mi hanno aiutato a non ricaderci .
Concludo questo mio lungo scritto ricordandovi che Il 15 marzo ogni anno in Italia si celebra la Giornata del fiocchetto lilla, nata per promuovere la prevenzione e l’informazione sui disturbi del comportamento alimentare, oltre che per fornire supporto ai familiari.
Ho iniziato sottolineando come la mente e il corpo vivano un rapporto simbiotico, prendiamoci cura di entrambi, non trascuriamo i pensieri così come i dolori fisici, poiché sulla bilancia del nostro essere, hanno lo stesso, identico valore.
Immagine tratta dal web
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