Ascolto
il canto mesto degli uccelli al tramonto
nell’alto dei voli distesi
il respiro già caldo di giugno
gonfia le tende bianche della mia stanza
come nubi migratrici
la tua testa posata sul mio seno al crepuscolo
e tra le dita una carezza sospesa
è polvere di un tempo tardivo
Ascolto
la tua voce profonda cantare la mia bocca e miei fianchi
il tuo sangue
che sussurra di linfa prima dell’uragano
mentre laggiù il cielo si accende di tremule stelle
Immagine tratta dal web
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