Autunno a Torino ⋆ lo scrigno di pandora

DI ORNELLA SUCCO

Ricordo ancora la sera di pioggia
che mi vedeva, nella fantasia,
tornare a un’altra casa, un’altra vita,
per le strade di quell’altra città.

E mi fu chiaro allora che quaggiù
sarei tornata sempre, da qualunque
Paradiso terrestre,
che la dolce
monotonia dei viali e delle vie,
la sentivo nei passi, la vivevo
tra un semaforo e l’altro
nell’attesa
che la penombra divenisse scura.

Così oggi, d’autunno grigio il giorno,
che ha smarrito la gioia infantile,
prorompente, di certi settembri,
senza la forza dei caldi mattini
quando l’estate si fa largo e spande
fiori di tiglio sul parabrezza,
resta la pioggia che canta al mio cuore
vecchie certezze.

Ai miei passi si stende un tappeto
di foglie gialle, su cui far riposare,
anche solo per un breve un momento,
la fatica dei giorni e dei sogni.
Amo la mia città, ritrovo in lei,
frammenti numerati di me stessa:
radici di ricordi e strade amiche
camminano con me.