Basta con la rissa politica! Gli italiani meritano un altro trattamento ⋆ lo scrigno di pandora

di Michele Piras

I ritardi sulla definizione del Recovery Plan, dovuti a una crisi politica incomprensibile, senza sbocchi credibili e aperta nel momento peggiore possibile, sono imbarazzanti e segnano una profonda ingiustizia nei confronti di tutti coloro che, da ormai quasi tre mesi, stanno affogando, psicologicamente e economicamente, sommersi da chiusure, mezze chiusure, limiti e divieti.

Chi l’ha aperta ne è responsabile in prima istanza e non ci sono attenuanti.

È il Paese intero a essere stanco, a maggior ragione coloro che si sono assunti fino in fondo la responsabilità di rispettare le regole.

Quelli che stanno tirando avanti facendo i salti mortali, circondati da ambulanze e morti, quelli che hanno perso il lavoro, quelli che hanno definitivamente abbassato le saracinesche, quelli che arrancano in cassintegrazione.

Questi non ne possono più della precarietà, di non sapere che cosa dovranno fare fra tre giorni.

Questi che non ne possono più di vedere che i contagi non calano a causa di manipoli di ignoranti, negazionisti e menefreghisti.

E basterebbe solamente che tutti i partner di questo Governo capissero che tre mesi, dopo un anno orribile e triste, sono un’eternità, che anche i risparmi finiscono, che lavorare per trovarsi in rosso, senza alcun apprezzabile ristoro, è una condizione che può esistere solo per una parentesi, non come condizione strutturale.

Tutti coloro che hanno partecipato attivamente e con convinzione allo sforzo e alla rinuncia collettiva per frenare e sconfiggere il Covid meritano un altro trattamento.

Quelli che sanno bene che la salute viene prima dell’economia, ma che sanno anche che senza lavoro ci si ammala tutti.

Un diverso trattamento e rispetto, meritano.

Non il teatro dell’orrida e sconclusionata rissa politica che va avanti da settimane.

E se lo sbocco che qualcuno cerca è un pasticcio politico con “tutti dentro” oppure l’ennesima retorica su governi pseudo tecnici, sarebbe meglio non prendere più in giro nessuno.

O si va avanti con questo assetto o – per quanto folle e inopportuno sia in una fase come questa – meglio la chiarezza di un voto democratico.

Basta. Davvero basta.