Basta populismi: la scuola non è sicura. Prima la salute

DI SALVATORE SALERNO

I genitori devono stare a casa per tutelare la loro salute, quella dei nonni, familiari e tenere i propri figli al sicuro. La scuola non è sicura. Quante sono le famiglie con entrambi i genitori occupati? Per quelle si va in base al reddito e il governo provveda alla baby sitter, congedi parentali o smart working. Per quelli disoccupati, almeno uno dei due, si provveda, come da tempo si doveva provvedere, all’aiuto economico per device e connessione fuori dalla scuola, normalmente sovraffollata per spazi e rapporto alunni per classe, nessun tracciamento, con pochi docenti, Ata e via proseguendo. Ormai è un dato di fatto almeno il 15% di contributo infausto alla crescita della pandemia nella fascia di età 0-18 e fra i docenti mediamente più anziani rispetto ad altri Paesi. La finiscano renziani e pentastellati alla Di Battista con il populismo e la demagogia per difendere dichiarazioni incaute della Ministra. Se la scuola dovesse essere tenuta aperta oggi il destino di una prossima lunghissima chiusura è segnato. Ci appelliamo a genitori responsabili e intelligenti, non strumentalizzati. Pochi giorni o settimane di didattica a distanza non segnano una vita di formazione e studio per nessuno. Prima la salute.Pubblicità

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