BOLLE DI SAPONE

DI FLORA CROSARA

Questa sera voglio portare la nostra riflessione al senso di umanità che in alcuni casi è andato completamente perduto. Per farlo utilizzerò il racconto di un amico sensibile che ha pubblicato su FB una storia incresciosa, a mio avviso, incredibile. Eppure pare proprio vera.
In una piccola cittadina italiana, di cui non m’ importa ricordare il nome, accade che un bambino di otto anni, affetto da sindrome autistica, giochi con le bolle di sapone, sul suo terrazzo. La signora che abita al piano di sotto protesta in modo deciso e aggressivo. L’acqua delle bolle e le bolle stesse, cadendo, le sporcano il balcone. «Che se lo tengano in casa questo handicappato che rompe le scatole alla gente! » inveisce irritata la donna..

Si rivolge ad un avvocato che la induce alla tolleranza, le suggerisce di venire a miti consigli con la mamma del bimbo. Ma lei, niente… continua la sua battaglia e chiama la polizia perché faccia la multa a quella famiglia di maleducati invadenti. Ma quel bambino né urinava , né defecava sul balcone . Giocava e rimaneva incantato a veder cadere le bolle luminose, colorate, bellissime, soffiando nell’anello dell’attrezzino magico intinto nell’acqua e sapone. Si, d’accordo forse le sue bolle sporcavano il balcone sottostante di qualche macchia di acqua saponata, ma con un cencio umido tutto si sarebbe risolto.
Invece, la gioia del bimbo, se gli fosse stato sottratto il suo gioco si sarebbe spenta. Un vero peccato per lui, la sua crescita, il suo recupero.
Non so che cosa sia accaduto alla fine della storia, perché il mio amico non lo ha scritto. Spero solo che la polizia abbia multato a signora per interruzione di pubblico servizio.
Una delle riflessioni che voglio fare spostando l’occhio sull’aspetto sociale è questa: su FB la notizia è stata commentata da 3 persone. D’altro canto, in questi giorni, la notizia di un uomo ricco e benestante ricoverato in ospedale ha ottenuto milioni di commenti. Molti di indignazione, per carità (e per fortuna), tuttavia regalandogli la visibilità che non merita.
E di quel bimbo con autismo? Importa a qualcuno?
Ci viene indicata la luna ma noi, in modo ostinato, guardiamo il dito.
Io penso questo sulle persone in causa nel racconto di oggi :
L’uomo ricco e benestante ha usato pure il covid e la salute per farsi pubblicità ed è deprecabile.
La signora sta messa molto, molto male… toccherebbe aiutarla a riflettere.
E infine:
Viva la gioia di quel bambino, viva lui con le sue bolle che volano leggere nell’aria e stimolano la fantasia.

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