CARLO LUDOVICO RAGGHIANTI, STORICO DELL’ARTE E POLITICO ANTIFASCISTA

DI VANNI CAPOCCIA

 

Carlo Ludovico Ragghianti, del quale Emanuele Pellegrini ripercorre la vicenda intellettuale e politica in “Storico dell’arte e uomo politico. Profilo biografico di Carlo Ludovico Ragghianti” edito da Ets, non è solo uno dei più grandi storici dell’arte italiani ma è stato anche antifascista, membro della Resistenza, carcerato durante il fascismo. Ricoprì la carica di Sottosegretario nel governo Parri per il Partito d’Azione (sua l’idea di scorporare le Belle Arti dal Ministero dell’Istruzione che venne realizzata trent’anni dopo con Spadolini) rimanendo poi uomo impegnato politicamente e non semplicemente un intellettuale prestato alla politica. Collaboratore di Olivetti ha pubblicato con Einaudi e i più prestigiosi editori italiani opere fondamentali ora introvabili.

Normalista a Pisa venne cacciato dalla normale per antifascismo ed è probabile che abbia instaurato lì il sodalizio con Capitini, Binni ed Enei che lo portò ad essere uno degli antifascisti italiani che salirono le scale del Palazzo dei Priori per arrivare alla casa di Capitini.

Appartamento che ora si trova all’interno della Galleria nazionale dell’Umbria, ed è significativo che sia stato frequentato da una persona che poi avrebbe, anche se ora è meno ricordato di quanto i suoi studi meriterebbero, segnato la storia dell’arte.

E anche il fatto che alcune sue stanze siano state frequentate da un grande storico dell’arte fa della Galleria Nazionale dell’Umbria un posto particolare, unica ospitata in un Palazzo comunale tuttora sede del governo cittadino, uno dei luoghi della democrazia italiana dov’è cresciuto il movimento nonviolento italiano.Pubblicità