Caro Babbo Natale, ti scrivo

DI FRANCO FRONZOLI

Caro Babbo Natale, sono un ex bambino e come tale ho deciso di scriverti  perché ne sentivo la necessità.

Di lettere di ex bambini, sono più che convinto, ne ricevi poche, forse nessuna.

Ma sai com’è: noi che abbiamo accumulato sacchi di anni che portiamo sulle spalle, non siamo abituati a scriverti, caro Babbo Natale ed aggiungo purtroppo…

Crediamo sia una tradizione che vede come come protagonisti solo i bambini.

Faccio una eccezione alla regola, sempre che tu sia disposto a leggere, questa mia lettera e non letterina.

Mentre scrivo, mi perdonerai, mi aiuto con le canzoni di Francesco Guccini, penso che tu lo conosca, sai quel poeta di Pavana, un mito.

Dicevamo:

In questi tempi, in attesa che tu arrivassi ed oltre, ne sono successe di tutti i colori, questo accadeva mentre tu, girovagavi con le tue renne tra un alpeggio ed un altro.

Insomma, hai per caso sentito parlare di look down? delle stragi di uomini e donne, morti per un miserabile virus, di quanto affetti troncati e lacrime versate?

Insomma è stato un biennio e oltre, devo dirti drammatico, in cui sono rimbalzati agli onori della cronaca: medici, infermieri, personale sanitario, volontari e, purtroppo, anche camion militari, utilizzati per trasportare i defunti, lontano a causa del numero elevato e dei cimiteri non più in grado di accoglierli.

Ma non è finita qui caro Babbo Natale, in attesa che la pandemia si dileguasse, all’improvviso, una nazione ha invaso i vicini,  è iniziata una guerra ( non operazione speciale ), e le stragi sono continuate e continuano ahi noi.

Vedi, non è facile per un adulto scriverti, tu che giochi con gli elfi e viaggi su una slitta, immerso nella neve.

Che tu lo voglia o no, quest’anno respirare aria natalizia è solo un miraggio, e mi sorprendo che tu sia capace di portare regali a quei bambini che non hanno incontrato nel loro tragitto una bomba o un missile.

Avrei preferito scegliessi di fare un pit stop, di almeno un anno, e scrivessi tu una lettera a tutti i bambini del mondo,  ai fortunati ed agli sfortunati.

Gli spiegassi il perché non è logico ricevere regali in questi tempi tristi per tutti…

Vedi, tu lo saprai,  l’uomo ha perso la coscienza, la dignità, si arrampica sugli alberi della ricchezza, non cura i territori ed anche per questo tutto crolla.

Ma io sono un ex bambino e come tale, molti riterranno che scrivo delle fesserie perché il Natale è Natale e nulla va toccato nelle tradizioni.

Ma essendo un uomo con tanti anni sulle spalle, mi posso permettere di farlo e di concedermi anche qualcosa di trasgressivo : invio un “Vaffa”a tutti quelli che ritengono che in queste condizioni sia giusto festeggiare.

Post scriptum :

Per favore, spegni le luci al tuo passaggio!

Immagine tratta dal web

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