C’è in mezzo il mare

DI ANNA LISA MINUTILLO

Attimi di eterno e pace, dove il tempo si ferma, dove tutto è perfetto, dove le onde del mare lavano via tutte le brutture, dove non esiste chi si mette a contare le parole, dove senza parlare si riesce ad arrivare.

Attimi di armonia con ciò che ti circonda, con la mente vagabonda che si ferma a riflettere, che racchiude nel tumulto esistenziale ciò che se espresso diventa solo retorica, quando invece e senza enfatizzare, ci sarebbe davvero il bisogno di sottolineare.

Attimi pieni, rotondi, profondi, cullati dal ritmo della danza della vita, quelli in cui se osservi e noti, puoi far arrivare ciò che pensi, ciò che vivi, senza il timore di passare per polemica, perché, si sa, si diventa “scomodi” quando si sbatte in faccia la verità.

Ma c’è in mezzo il mare, c’è in mezzo ciò che non si può spiegare, c’è in mezzo il sentire ciò che non viene detto ed il comprenderlo attraverso le azioni che quotidianamente si ripetono.

C’è di mezzo l’immensa libertà di scegliere tra sopravvivere e vivere quello che ci va, quello che ci appartiene ed il dovere di volersi bene.

Ed è in quel ricco silenzio, ed è in quei voli, ed è in quei moti che alternano pacatezza e tempeste interiori che puoi liberarti di quella inutilità che non vuoi.

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