DI OTELLO AURELIO VALENTINI
La fisica ci spiega Dio o forse è semplicemente l’ idioma con cui Lui ci parla.
Tra le forze che regolano l’ universo la gravità è l’ unica che riesce a permeare tutto.
Non c’è un punto dello spazio dove non esista gravità.
Se nel nostro raccontarci la fede possiamo dirci che Dio è ovunque, vuol dire che Dio è gravità.
L’ energia che attrae ogni corpo celeste verso tutti gli altri.
Dio cambia le cose dello spirito.
La gravità cambia tempo e spazio che ne sono la manifestazione fisica.
Allo stesso modo che ognuno di noi ha un Dio personale, dovrebbe avere un centro di gravità personale.
Un punto del proprio universo attorno al quale fare volare le emozioni ed i pensieri, le vibrazioni positive e quelle negative.
Senza pensare che la chiave per gestire tutto questo sia in possesso di altri.
La chiave per aprire tutte le nostre interiorità è sempre e solo in mano nostra.
La fisica ci sta suggerendo che esistono universi paralleli dei quali non abbiamo percezione.
Eppure a volte basta ascoltare il vento del nostro cuore o sfiorare con la mente il mare della nostra Anima, per sentire che miliardi di universi paralleli camminano al nostro fianco ognuno con la propria velocità.
Restare fedeli al nostro centro di gravità non significa che non possiamo prenderci per mano ma che dobbiamo farlo con la consapevolezza della nostra assoluta completezza.
Non dipendiamo da nessuno ma siamo eternamente in un viaggio assieme a tutto quello che ci circonda.
Pervasi dall’ attrazione non ci resta che danzare cercando di farlo con chi tiene il nostro stesso ritmo…
Immagine tratta da Pixabay
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