Chioggia: una città tutta da scoprire

DI LILIA BOLZONELLA

Dopo aver percorso la strada “sospesa” , lunga 5 kilometri, sulla Laguna Veneta, abitata da fenicotteri bianchi e gabbiani, raggiungiamo Chioggia, cittadina situata tra la Laguna e il Mare Adriatico.
Alcuni amano definirla “la piccola Venezia “, niente di più sbagliato, secondo me, ci sono le vie che, come a Venezia, si chiamano Calli, le piazze Campi, le vie lungo i canali Rive, ma Chioggia ha un’identità tutta sua e un fascino particolare.


Camminando verso il centro della cittadina, passata un’antica Porta appena restaurata, entriamo nell’animata vita di Chioggia, ecco che i negozietti si susseguono, i “bacari “, bar dove assaggiare squisiti “spuncetti ” accuratamente preparati a base di “sarde in saor” (sardine e cipolle), baccalà, salumi vari, accompagnati da un aperitivo, sono molto affollati non solo da turisti, ma anche da molti chioggiotti che non rinuncerebbero mai al rito dell’ aperitivo.


Le case sono spesso colorate e, gettando un’ occhiata verso le Calli più strette, si notano i panni stesi ad asciugare alle finestre, mossi dal vento che porta un profumo di mare che apre il respiro.
I ponti di Chioggia sono simili a quelli di Venezia, ma qui di palazzi “nobili” ce ne sono pochi, ci sono case abitate da chi vive qui e parla un dialetto, per noi padovani, incomprensibile.


Entriamo nella luminosa Cattedrale di S.Maria Assunta, progettata dal Longhena nel 1600, ammiriamo, tra gli altari laterali, la pala di Palma il Giovane. Il pulpito, in marmo bianco , si fa notare per la sua bellezza.
Proseguendo verso il Ponte di Vigo, balcone panoramico verso il mare e l’isola di Pellestrina, il vento diventa più forte e porta con sé profumo di salsedine.
Proseguiamo verso la Riva che costeggia il porto, alcuni pescherecci stanno uscendo per raggiungere il mare aperto, ecco che frotte di gabbiani cercano di seguirli, nonostante il vento contrario, ma con abili mosse circolari riescono a trovare la via per avvicinarsi però…il pesce non è ancora stato pescato e non troveranno il cibo che cercano.


Ormai è sera, riattraversiamo il centro di Chioggia e notiamo in una Calle laterale una casa molto strana dove abita Jackie, noto personaggio chioggiotto, che ha appeso alle pareti esterne alcuni pannelli in legno dove racconta la sua vita passata a sperperare il denaro in vari casinò, tanto che, scrive, tornò a Chioggia a piedi consumando alcune paia di scarpe.

Da lontano lo scorgiamo mentre, stranamente vestito e con una lunga barba, si avvia verso la vicina osteria.
Lasciamo Chioggia riattraversando la strada lagunare, in lontananza scorgiamo i Colli Euganei, il sole al tramonto illumina con una luce più tenue l’estesa Laguna e nuvole striate di rosa colorano il cielo, penso che torneremo presto a Chioggia, un luogo sospeso tra curiosità e angoli tutti da scoprire.

©® Copyright foto di Lilia Bolzonella

scrignodipandora
Latest posts by scrignodipandora (see all)

Pubblicato da scrignodipandora

Sito web di cultura e attualità