Come possiamo definire una relazione: azione o passione?…

DI PINA COLITTA

Una relazione è sempre un’azione o una passione?
Inizio la mia riflessione per questo fine settimana con una citazione di Diana Norsa, riflessione in cui la parola chiave è “relazione”;
“La coppia somiglia a un composto chimico, dove le valenze di un elemento devono trovare corrispondenza con altrettante valenze dell’altro. Una forte differenza di età ha il vantaggio di lasciare insature molte valenze: il bagaglio legato alla generazione di appartenenza, musica, mode, abitudini.

Tutto questo produce asimmetria, e dunque anche interesse e curiosità verso l’altro. In una società caratterizzata dall’omologazione, la diversità genera desiderio che si rinnova.”

Relazione è una parola che sicuramente non si abbina molto al caldo, se si pensa a relazione come vicinanza, approccio fisico…

Ora, ironia a parte, proprio di relazione voglio dire ma tra due persone con una importante intesa, ma anche con una notevole differenza di età.

Una riflessione che facevo in questi giorni, quando, tra le varie chiacchierate estive tra amici, si è toccato questo argomento e poi, come se non bastasse, ho rivisto in tv, casualmente, un’intervista ad un cantante, sposato con una donna di trent’anni più giovane di lui.

La domanda nasce spontanea: finché è lui ad avere qualche anno in più nessun problema, o quasi nessuno, perché quando è la donna ad essere matura e lui è un ragazzo si tocca sempre un tabù?

Certamente, non ci mancano gli esempi soprattutto nella letteratura filmica e, a tal proposito, come non riportare alla mente “Il laureato”, negli anni settanta!

Fece un certo scalpore! Oggi però attraverso la grande attrice Demi Moore possiamo parlare di cougar che ha sdoganato. Mi riferisco appunto a questo raro caso di donna più giovane rispetto al compagno, che all’epoca divenne un vero e proprio fenomeno.

Oggi, invece c’è quasi una sorta di rivendicazione per cui cosa c’è di male o di strano se una quarantenne frequenti un trentenne o un ventenne?

Ovviamente nulla, se facciamo mente locale ad altri esempi come quello della Mannoia, cantante stimata ed amata, che, ad oltre 60 anni fece coppia con un quasi quarantenne.

Ovviamente sono assolutamente pronta ad accettare la precisazione classica per cui per loro, i vip, è tutta un’altra storia! Si, certamente, si tratta di donne famose, di personaggi dove il denaro ed potere declinano le relazioni di qualsiasi tipo esse siano. In ogni caso è un fenomeno che andrebbe analizzato senza giudizio.

Intanto va detto che le relazioni con uomini con una decina d’anni in meno sono di gran lunga più appaganti di quelle con i coetanei ed i motivi potrebbero essere tanti, entusiasmo, leggerezza, oltre chiaramente al fattore fisico.

E’ innegabile e diciamocelo senza filtri, chiunque, tra i singles, ovviamente, avrebbe piacere ad avere un partner più giovane che potrebbe risultare anche più aitante ed appassionato.

Per una persona che ne ha vissute tante, declinando le varie fasi della vita, con un marito/moglie, dei figli, sacrifici per avere un proprio nido, può succedere che, ad un certo punto della vita, magari dopo talune esperienze fallimentari, si vorrebbe vivere una seconda giovinezza o, addirittura una prima, se non c’è mai stata e, quindi, avere accanto a sé un partner divertente, in grado di far vivere all’altro momenti di sereno entusiasmo, rendendo una storia d’amore sicuramente più emozionante.

E qui, però arriva il bello, il giudizio dei soliti benpensanti o moralisti, per intenderci, quelli che dicono con un secco no “io mai lo farei” e, magari, non disdegnano però una relazione con una persona impegnata.

Ecco, queste persone mi piacerebbe guardarle in faccia e chiedere loro: perché non trovare interessante questo tipo di esperienza, in una relazione, con una enorme differenza di età, in cui però impera la voglia di vivere, dandosi la possibilità di dar vita ad una coppia regolare e non clandestina?

Ovviamente la domanda è retorica, perché chi cerca storie clandestine, non ha il coraggio di prendersi le proprie responsabilità, in una relazione in cui devono essere messe in gioco emozioni e sentimenti veri.

Eppure in queste relazioni, diciamo così, non equilibrate anagraficamente, potrebbe nascere invece una coppia non solo equilibrata ma anche dinamica, che riesce a fare delle reciproche differenze una vera e propria ricchezza, e, magari una risorsa per l’amore!

E’ indubbio, salvo rari casi, che chi è più giovane regala spensieratezza, spontaneità, dando speranza e fiducia. E ci sarà la maturità poi, che sarà garanzia di una condizione di coppia rassicurante, con un partner sicuro di sé, con le idee chiare e quindi creando una compensazione che inevitabilmente porta equilibrio.

Sì, un equilibrio che, poi, spesso e volentieri, con il tempo che passa, si potrebbe trasformare in abilità non solo come amanti, ma anche come persone che si accingono a fare un cammino insieme.

“Ho sempre avuto l’istinto a cercare partner più grandi di me, eppure mi sono capitati sempre uomini molto più giovani”. Lo avrebbe detto Demi Moore che è un esempio lampante: sta con Ashton Kutcher e sono entrambi belli, felici, in carriera.

“Coi miei coetanei raramente ho avuto un’intesa: anzi, gli unici con cui sono stata erano competitivi, e basta. Diciamolo pure, per una donna che fa spettacolo ci vuole un uomo con le palle. Uno più grande e maturo, o anche uno più giovane, ma con mente aperta, umiltà e voglia di imparare.”
Vanessa Gravina

Immagine tratta dal web

 

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