Il desiderio insoddisfatto, oppure la perdita di ciò che si aveva, crea lo spazio per il dolore. Il dolore è una ferita nell’animo. La cicatrice la protegge ma non la guarisce.
Quando al desiderio se ne aggiunge un altro, e poi ancora un altro, e tutti rimangono insoddisfatti, quando alla perdita si aggiungono differenti perdite, si acquisiscono necessariamente nuove realtà emozionali e cognitive che ci permettono di continuare a vivere.
In altre parole, proprio allora comincia ad emergere nel profondo della nostra soggettività qualcosa che potremmo chiamare conoscenza.
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