Cosa mi ha insegnato il 2020?

DI RITA CUTUGNO

Visto che tutti ci tengono a rendere pubblico quello che hanno imparato dal 2020 lo farò anch’io.

Cosa mi ha insegnato il 2020? Assolutamente niente di nuovo. Ha solo confermato quello che avevo già sperimentato , e cioè che la vita è imprevedibile, che bisogna essere sempre delle brave persone perché non ci è concessa una seconda possibilità.

Che gli amici veri restano amici e sono più preziosi di una perla rara, che i cretini sono troppi perché la società possa progredire, che l’onestà è più che rara.

Che il tanto osannato progresso in realtà non lo è, che gli animali vengono maltrattati sempre più, che tutto è basato sull’apparenza, che la generazione attuale è composta da dementi decerebrati, che la politica è sporca e sporca chi la fa, che il bene arriva da fonti inimmaginabili.

Che la fede è l’unica possibilità di salvezza, che l’inquinamento ci sta uccidendo, che i figli “usano” i genitori e poi li abbandonano, che l’amore frega le persone come me, che saremo tutti puniti per quello che abbiamo fatto e per quello che potevamo fare ma non abbiamo fatto.

Che sono, veramente e irrimediabilmente, sola e che stiamo, meritatamente, per estinguerci. Detto questo, spero che il 2021 mi smentisca.

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