Covid19 e meccanismi di difesa disfunzionali 

di Maria Teresa Di Maio (psicologa/psicoterapeuta)

Durante questa crisi pandemica i meccanismi di difesa più utilizzati e che ultimamente, a causa dei no-vax, si stanno diffondendo sono il #complotto e il diniego.

Entrambi molto pericolosi.

La sintesi, in breve tempo, di vaccini ha provocato in chi già debole una crisi e non un’accettazione di questa soluzione. Le  risposte scettiche dei No-vax non sono affatto diminuite, anzi. Sul web si sono create vere e proprie fazioni, tra amici, parenti, estranei tanto da fomentare odio, ma…non doveva andare tutto bene?

L’uso delle #mascherine è stato dai più percepito come una costrizione, una mancanza di libertà, addirittura per alcuni una vera e propria dittatura.

Si potrebbe fare una riflessione a caldo: in quale dittatura esattamente, guardando alla Storia, ci si poteva esprimere così liberamente e con tali toni?

La recente news di un rave party di stampo #NoMask a Maleo, nel Lodigiano, considerato un focolaio della variante Delta del virus (Rai News, 2021), ha ulteriormente accertato di fatto una strenua resistenza all’imposizione delle norme sanitarie da parte di alcuni gruppi di persone, anche in questa fase di riapertura.

Una delle risposte a questa resistenza disfunzionale la si trova in due fenomeni di difesa dell’ego, ovvero la negazione ed il complottismo.

Come spiega Silvia Bonino (2021), professoressa di Psicologia dello Sviluppo all’Università di Torino, l’ego umano ha sviluppato degli #autoinganni per rispondere alla coscienza della morte e della vulnerabilità del corpo. Autoinganni che attualmente si sono acuiti a causa delle conseguenze della prima pandemia globale della storia.

Questi meccanismi, la negazione, cioè il rifiutare a prescindere le conseguenze dell’ambiente e della natura sul corpo e il #complottismo, cioè l’uso di ragionamenti particolarmente articolati per dare un senso ai paradossi, sono meccanismi che, a breve termine sembrano funzionare, ma che in realtà sono dannosi per quello che si definisce benessere mentale dei gruppi sociali.

Sono meccanismi che possono sfociare in #paranoie (tutti ci controllano), in reazioni violente (assistiamo ogni giorno a liti fatue che sfociano in omicidi) e in comportamenti aggressivi di gruppi (la “presa” del Congresso da parte di simpatizzanti repubblicani e del governo Trump).

Bisognerebbe, invece, lavorare sulle paure, trovare spiegazioni logiche e a volte creative, aiutare chi non riesce da solo ad adattarsi a questi cambiamenti repentini che il Covid-19 sta portando, guardando e valutando concretamente costi e benefici per se stessi e per la società di cui facciamo parte.

#novax   #negazionismo  #vaccini

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