Covid19. “Pazienza se qualcuno morirà”, perché questo è il Capitalismo, bellezza

di Michele Piras

Dall’inizio dell’epidemia, nella sola Sardegna, a causa del #Covid, è praticamente scomparso un paese della dimensione di Dualchi (cercatelo sulla cartina, eventualmente).

In tutta Italia, solo a causa del Coronavirus, è stata cancellata una cittadina delle dimensioni di Quartu Sant’Elena.
E soltanto ieri i morti erano 846, una cifra spaventosa.
Praticamente una strage quotidiana e un numero complessivo di morti nel Paese che, sommato tutto dall’inizio dell’anno, non si registrava dal 1944, nel pieno della fase finale della seconda guerra mondiale.
Ecco perché non bastano le scuse del Presidente degli Industriali di Macerata, Domenico Guzzini.
Non bastano perché non ci si può lasciar sfuggire una frase come “pazienza se qualcuno morirà”, nemmeno nella foga di un ragionamento, non di fronte a questi numeri, nemmeno se fossero stati meno drammatici.
Non “fugge dal sen” una frase di questo tipo se non la si pensa, anche solo nel più profondo.
E a ben vedere è proprio questo il leit motiv di questa seconda ondata, quanto la premessa della terza.
“Pazienza se qualcuno morirà”, perché questo è il Capitalismo, bellezza.
E se qualcosa dovrà davvero cambiare allora ci sarà soprattutto da riflettere, seriamente, su questo sistema che sacrifica uomini, donne, anziani e giovani, sull’altare del consumo e del mercato.
E non è solo Guzzini, ma sono in troppi, a pensarla così.
E questo è l’orrore che si aggiunge alla tragedia.
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