Dai broccoli un’arma contro il cancro

di Cristina Piloto (biologa/nutrizionista)

Da Harvard è arrivata già da tempo la notizia (anzi la conferma) che nei broccoli si trova un’importante sostanza antitumorale. Il team della ricerca è guidato la ricerca da Pier Paolo Pandolfi, e il composto estratto va ad agire su un componente chiave del genoma cellulare che si chiama Pten.

La ricerca è stata pubblicata da Science, aprendo la strada a nuove prospettive nell’ambito della ricerca sul cancro. Tuttavia, bisogna affermare che, per assumere dosi efficaci di questa preziosa sostanza, bisognerebbe mangiare quantità molto elevate di questa verdura (anche 7 kg al giorno!). Di conseguenza, i ricercatori stanno puntando a sviluppare molecole di sintesi più potenti e specifiche, estratti farmacologici che possano quindi agire in maniera diretta.

Questi studi sono però stati essenziali proprio per capire i meccanismi alla base dell’attività antitumorale.

Tutte le nostre cellule sono soggette continuativamente a controlli del ciclo cellulare, che tengono in equilibrio la proliferazione con la morte cellulare fisiologica.

Uno degli “interruttori” che viene messo in gioco si chiama Wwp1, che tiene spento il regolatore negativo Pten (che inibisce, quando attivo, la crescita cellulare). Wwp1 quindi agisce, si dice, da protooncogene, ovvero fa parte di quella classe di prodotti genici che regolano positivamente la proliferazione cellulare, e che in condizioni di normalità non fa danni, perché la sua regolazione viene ben controllata da modulatori negativi come Pten (che invece viene definito “oncosoppressore”).

Tuttavia, quando qualcosa non va, la funzione di Pten viene inibita, e il gene che esprime Wwp1 non viene più inibito, e la sua espressione diviene continuativa, andando così a causare un’iperproliferazione cellulare e divenendo così un oncogene vero e proprio.

I ricercatori hanno trovato il modo di riattivare Pten, grazie al composto rilevato nei broccoli, per tenere sotto controllo Wwp1.

Questa scoperta evidenzia ancora una volta quanto le verdure, e in particolare quelle della classe delle crucifere (che comprendono i broccoli e i cavolfiori) siano importanti e debbano essere inseriti nella nostra alimentazione.

I dati ottenuti sono sicuramente ottimi.

È ovvio che poi bisognerà mettere in atto nuovi trials, per capire come ciò possa essere effettivamente attuato nella cura contro il cancro, e per questo è fondamentale e imprescindibile comprendere le modalità di utilizzo di tale sostanza, soprattutto in termini di prevenzione e magari un giorno anche di aiuto alla terapia.

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