Davanti alla cattedra per illuminare un sogno

DI GIOVANNI DE LUCIA

E chi lo dice che non hai studiato? Il voto? Il tuo quaderno degli appunti? Forse la canzone che ti ronza in testa ricordandoti il giorno che sei saltata su quel motorino, per perderti dietro la seconda curva tra i pini al mare?

Certo ne avrai tante di domande alle quali rispondere, tante quante saranno le risposte che cercherai di darti. Le mie in fondo sono le più semplici, quelle che richiedono definizioni puntuali e dirette, proprio come quelle da prof.
Cos’è una soluzione? Ti ricordi cos’è il soluto, il solvente?

Cara mia, la soluzione è il senso che darai alla tua vita.
Soluto o solvente?
Ti auguro di essere il calore che arricchisce di dolce o di salato la soluzione dei tuoi giorni.

Per me la tua interrogazione non è solo la ripetizione di una definizione o l’esattezza di un calcolo ma è un dono, perché mentre cerchi le parole giuste o quelle ad effetto, io riesco a percepire il battito della tua emozione, il dilatarsi delle tue pupille, i pensieri che cerchi di vestire con un sorriso spesso ruffiano del tipo fammela passare.

Che strano prof ti ritrovi, vero? Un tipo stravagante e desideroso che tu non dimentichi mai la tua prima canzone, la tua prima carezza, il tuo primo “a che ora andiamo a ballare?”
Quanto sarà grande la forza che metterai per superare gli attriti del tuo andare? Quante volte sarai costretta ad accelerare, perché se il tempo é una costante, con il tuo crescere diventa una variabile.

Ma che contraddizione cerca di spiegarti ora il tuo prof?
La sua ipotesi sta nella freschezza della tua giovinezza che si proietta tra i sogni dei tuoi giorni. La tesi? La tesi la formuli tu.
Il voto è solo un attimo tra le caselle del registro del tuo esser vita, sono le assenze che dovrai più temere, perché non avranno ricordi e ti schiacceranno nell’angolo della stanza dei tuoi avessi fatto, avessi detto.

Comunque, stravaganza per stravaganza, mi troverai anche lì pronto a dirti: prendi la tua sedia e vieni qui davanti a questa cattedra, perché dobbiamo illuminare ancora qualche tuo piccolo sogno.

Foto dal web

Anna Lisa Minutillo
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Pubblicato da Anna Lisa Minutillo

Blogger da oltre nove anni. Appassionata di scrittura e fotografia. Ama trattare temi in cui mette al centro le tematiche sociali con uno sguardo maggiore verso l'universo femminile. Ha studiato psicologia ed ancora la studia, in quanto la ritiene un lungo viaggio che non ha fine.