DI ANTONIO MARTONE
Non c’è alcuna distanza
Fra i tuoi occhi
Umidi e ridenti
Come cieli d’aprile
La tua voce
Legame col mondo
I tuoi capelli
Riposo e profumo
Il tuo corpo
Dalla notte indistinta
L’orizzonte
Di montagne lontane
Culla e prigione di tanti anni fa
Le lingue di fuoco
E le nostre dita strette
In un pugno
La neve sull’ erba
Bruciata dal gelo
Col liquore che taglia il respiro
E il vento
Che fino al terreno
Scuote gli ulivi
Nelle notti d’inverno
Non c’è alcuna distanza
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