Di essenze, di natura e direzioni

DI ELISABETTA DE MICHELE

 

Incredibile! Dopo tanto tempo un po’ di vacanza. Non potevano credere ai loro occhi, orecchie, naso e bocca… Le essenze di natura si beavano di tanta insperata, attesa ma inattesa, pace! C’era finalmente tranquillità, nonostante il forte flusso che si avvertiva per le strade tutte.
Ma andiamo con ordine; vi narrerò di genti e terre lontane, che in realtà sono vicinissime, ma che non percepiamo essendo manchevoli in consapevolezza.

Nel mondo regna il caos, è inutile negarlo; è sotto l’occhio di tutti, e su questo purtroppo ho poco da dire o raccontare, se non che così non dovrebbe essere e che in effetti, in realtà, così non è… c’è un sottile, sottilissimo equilibrio.

L’invisibile regge il visibile. Le tante direzioni, spesso opposte, vengono fatte convergere. E cosa tiene l’equilibrio in tutto questo groviglio di fili caotici e sorregge il mondo nonostante tutto?
Elementare, amici, gli elementali!

Alcuni di voi li conoscono bene, taluni ne hanno solamente sentito parlare, talaltri non hanno la più vaga idea della loro esistenza.
Si tratta di esseri piccoli, in dimensioni fisiche ma non in dimensioni energetiche, che vivono su piani vibrazionali più sottili, e che sono collegati tra loro, con noi, e con l’intero universo; parlo a livello materiale e non.

Ognuna di queste essenze di natura è collegata a, e lavora principalmente su, uno dei cinque elementi; così abbiamo:
-Salamandre, elementali del fuoco
-Silfi, elementali dell’aria
-Nereidi, elementali dell’acqua
-Gnomi, elementali della terra
-Fate, elementali del fuoco.
Ogni disequilibrio sulla terra viene riassestato grazie al loro lavoro, durissimo.

Così le crepe dell’amore vengono saldate dalle piccole rosse Salamandre, con le loro fiamme di fuoco; controllano e regolano le temperature e i temperamenti, ma quando il disequilibrio è troppo, per il riassetto servono misure più drastiche, ed è così che avvengono i grossi incendi e i surriscaldamenti.

Ma solo quando è necessario, e gli spiritelli cercano di fare il tutto e per tutto per riuscire, con le loro forze, a mantenere l’equilibrio senza che intervenga la drasticità.
Lo stesso accade con le Nereidi per il fluire, acquatico, degli eventi.
Quando gli ostacoli sono troppi, e l’uomo ne pone davvero in eccesso, il flusso va ripristinato con misure più drastiche, ed è così che avvengono maremoti e inondazioni devastanti.

Ma solo quando è necessario, e gli spiritelli cercano di fare il tutto e per tutto per riuscire, con le loro forze, a mantenere l’equilibrio senza che intervenga la drasticità.
Stessa cosa vale per i Silfi, gli gnomi e le fate!

Nonostante tutto, le essenze di natura non ce l’hanno con l’uomo, non ce l’hanno con noi; anzi, ci vogliono talmente bene da votare la loro esistenza per l’umanità, e continuano a massacrarsi di lavoro per noi, perché siamo parte di loro e viceversa, essendo tutti quanti un tutto nel Tutto.
Tanti, tantissimi anni fa, e precisamente l’anno zero, qualcosa sconvolse, in positivo, le vite degli spiritelli, dell’umanità e dell’intero universo. La direzione! Sì, venne e avvenne la direzione, unica, incontrastabile, polarizzante e amatissima.

Le genti si mossero, tutte, da ogni dove verso un unico dove, da ogni quando verso un unico quando. Incredibile vedere gli uomini tutti andare nella stessa direzione. Ci fu un movimento di passi all’unisono, un unisono che si unì per la prima volta all’Unisono, al battito dell’Uno.

Nonostante quel movimento continuo, si avvertiva solo quiete. L’incessante lavoro degli elementali si fermò e loro unirono i loro piccoli passi leggiadri delle loro essenze ai passi pesanti dell’uomo.
C’era un’unica arteria che portava il sangue rosso dell’amore al Grande Cuore, fonte e sorgente dell’amore stesso.

Quel momento di vacanza, che in realtà vacanza non era, bensì il lavoro vero, non arrivò mai più per il piccolo popolo. Fino ad oggi. Si spera ancora. L’oggi non è ancora finito. Non finisce mai. L’attesa continua; anche quell’unica volta era attesa, un’attesa che arrivò inattesa.
Manteniamo in equilibrio il caos in attesa del non-caos, quando basterebbe un’unica cosa per disattendere quell’attesa: i passi in una direzione unica.

L’unica.
Buona attesa a tutti.
E grazie a chi mantiene l’equilibrio e lavora su di sé per la disattesa.

©®Disegno di Gianni Russomando

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