Divieti e ‘forti raccomandazioni’:  queste le regole del nuovo DPCM anti-covid

DI CHIARA FARIGU

  • Obbligo di indossare la mascherina ovunque, sempre. Al chiuso, ad eccezione della propria abitazione (‘fortemente raccomandata’ se in presenza di amici e parenti non conviventi) e in i tutti i luoghi all’aperto. Eccezion fatta per chi sta praticando sport come i running, ad esempio, ma non per chi passeggia (a chiarirlo il Viminale, dopo le diverse interpretazioni dei giorni scorsi). Esclusi dall’obbligo anche i bambini al di sotto dei sei anni e quanti soffrono di patologie incompatibili con l’uso della mascherina.
  • Prorogato il divieto di feste da ballo, sia in discoteca che nelle sale, al chiuso e all’aperto. Consentite fiere e congressi nel rispetto delle regole già in vigore. Per le cerimonie civili e religiose, come matrimoni e funerali è permessa la partecipazione di massimo 30 persone.
  • Bar, ristoranti, pizzerie possono restare aperti fino alla mezzanotte. Divieto per i clienti, dopo le 21, di sostare davanti ai suddetti locali, a meno che non garantito il servizio al tavolo. Per la serie, seduti ai tavoli sì, assembrati in piedi no. Consentito il servizio di asporto come nei mesi scorsi.
  • Vietati gli sport amatoriali di contatto, come partite e tornei di calcetto e basket. Consentite le stesse se praticate a livello dilettantistico con società iscritte al Coni e al Comitato paraolimpico, comprese le palestre che dovranno rispettare i protocolli fissati dalle rispettive federazioni. Per le competizioni sportive è consentita la presenza di pubblico, ‘con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori all’aperto e 200 al chiuso. Va garantita la distanza di un metro e la misurazione della febbre all’ingresso.
  • Vietate le gite scolastiche per le classi di ogni ordine e grado, vietati anche i progetti di scambio e i gemellaggi così come le visite guidate e le uscite didattiche. Scongiurato, al momento, il ripristino della didattica a distanza per le scuole superiori, come chiesto da qualche regione. Il NO forte e deciso arriva dalla ministra Azzolina, ‘i protocolli di sicurezza funzionano ha asserito, i focolai in classi sono contenuti’.  La cosiddetta DAD, è bene sottolinearlo ancora una volta, è stata messa in atto ‘volontariamente’ dagli stessi docenti, quando, a fronte della chiusura delle scuole, si sono inventati le lezioni online per sopperire al nulla didattico del lockdown. Oggi le stesse sarebbero vissute come un fallimento del sistema scolastico e dello stesso governo, incapace di trovare e mettere in atto soluzioni per garantire le lezioni in presenza (come dimezzare il numero di alunni e studenti per classe  e/o alleggerire il sistema dei trasporti, ad esempio).

Il nuovo DPCM, sigla ormai nota a noi italiani in quanto utilizzata per legiferare in tempi di emergenza sanitaria o di ‘dittatura sanitaria’ secondo i detrattori e negazionisti, è stato firmato all’una di notte dal premier Conte e dal ministro della Salute Roberto Speranza e sarà in vigore per un mese a partire da domani 14 ottobre.

La firma è arrivata dopo un lungo vertice telematico con le Regioni che hanno approvato il testo proposto dal governo.

Sui social non mancano commenti e vignette ilari o di completa disapprovazione. Diverse le regole che  si prestano a varie interpretazioni, vedi gli orari di chiusura dei locali o il numero dei partecipanti a cerimonie ed eventi.

Comunque la si pensi, da domani e per 30 giorni dovremo far nostri  divieti e  ‘forti raccomandazioni’ contenuti nell’ultimo, si fa per dire, DPCM. Sperando nella clemenza del virus …

*Immagine tratta dalla pagina del premier Conte

Chiara Farigu

Pubblicato da Chiara Farigu

Insegnante in pensione, blogger per passione. Laureata in Scienze dell'Educazione, ama raccontarsi e raccontare l'attualità in tutte le sue sfaccettature. Con un occhio particolarmente attento al mondo della scuola e alle sue problematiche