Dove sei

DI LUCIANA IBI

 

…perché
non mi hai svelato
il segreto delle lacrime?
Per poterle inghiottire
le sto masticando.

Sul ricordo effimero di un Sogno,
mi hai costruita,
piegata in una risma
di carta stampata…
..sciolta nel nero calamaio
di una sconfinata tua Passione.

Ho dita macchiate,
occhi arrossati
e,
le labbra,
sussurrano incessantemente
un nome dolceamaro
che non mi appartiene…
..se il mio corpo lo imprigiona
l’Anima mia lo libera.

Sono così stanca,
vuota ,
esausta,
nel chiedere l’elemosina.

Dov’è la stanza dai vetri infranti e le nere pareti,
il letto sfatto,
gli occhi immensi,
sgranati sul peccato ?

Mi hai fatto leggere i tuoi Poeti maledetti
e,
poi, hai messo il veto
di scendere nei bassifondi.

Ho la tua stessa pelle,
gli occhi, profondo pozzo
di vellutati inganni,
i capelli, un intreccio di fili ramati,
di statica elettricità.

Non posso dimenticare
che ti sono stata Figlia.
Come tu volevi
caparbia e silenziosa
ti ho tenuto testa.

Ora ,
i nervi tesi,
combatto ancora la mia guerra,
in mano uno stilo
che traccia Parole
in un bianco foglio
da riempire.

Se smetto
mi spengo e poi muoio…

Ma ,
com’è faticoso,
a volte,
abbracciare la tristezza,
la malinconia,
i giorni crudi !

Ne devo fare un fascio,
portarli sotto il Sole .
Annegare le mie paure
e,
poi,
con un colpo di reni,
spingermi lassù ,
dove la mia Umanità scompare,
lasciando il posto a Circe,
l’eterna maga dell’inganno.

Immagine tratta dal web

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