«Dove sono mamma e papà?», in una domanda, è racchiusa la tragedia

DI FRANCO FRONZOLI

Avremmo potuto evitare che un bambino uscito dal coma ponesse questo interrogativo alla zia ed alla nonna ?

Certamente sì, visto come sono andate le cose, anche il crollo del Ponte Morandi, si poteva evitare.

Ci sono dei responsabili e lo abbiamo visto in tutti i casi di crolli e non solo.

Persone che per ingordigia, per sete di denaro, per avidità, hanno trascurato, ciò che era un loro compito fondamentale.

Ma ci sono altri responsabili, quelli nascosti dietro ad una maschera ; le potremmo chiamare «facce di bronzo» .

Gli occultatori, che tanto occultatori non sono, che sanno tutto ma fingono di non sapere niente.

Quante volte ci siamo domandati : “ Chi controlla il controllore “ , sapendo che il controllore non controlla?

Dove sono i sindaci, governatori, politici, ministeri, che avrebbero l’obbligo di controllare, tenuto conto del susseguirsi di tragedie.

Come si può pensare che anni ed anni di incuria, sia passata sotto silenzio?

Si riesce a sapere quante volte saltella un pesce fuori dall’acqua e non si sa ( o non si vuol sapere ) , che vi sono funi deteriorate, ponti pericolanti, controlli non effettuati.

Anni e anni senza controlli e manutenzione.

Sappiamo che un algoritmo serve anche per risolvere un problema, evidenziarlo, segnalarlo.

La tecnologia  oggi è all’altezza di risolvere problemi in un nano secondo, ci sono occhi di sofisticati sistemi che restano permanentemente aperti, che guardano scrutano, segnalano.

Perché non vengono usati per prevenire disastri?

Che i responsabili “ diretti “ di un evento tragico  debbano essere puniti per le colpe delle loro nefande azioni è un dato di fatto.

Ma coloro che non hanno fatto quello che dovevano per la sicurezza dei cittadini, perché schivano le responsabilità?

Perché certi comportamenti determinano morti e dolori e si scopre sempre “ dopo “ la causa .

Perché un bambino di 5 anni deve svegliarsi e dire : «dove mi trovo? , dove sono mamma e papà»? .

Chi dirà a Eitan che non ci sono più i suoi genitori,  il fratellino e i bisnonni ?.

Quando vorrà sapere chi sono i responsabili della tragedia che ha colpito la sua famiglia ed il perché è successo, cosa gli verrà detto? si dovrà mentire, edulcorare la verità, oppure essere chiari ed informarlo che è la distratta  società responsabile di tutto, la mano armata di “ stragi “, il più delle volte annunciate e sottovalutate.

Questo bambino potrà essere colmato di attenzioni, di affetto, di protezione, di ogni cura, ma nel suo cuore rimarrà quel l’abbraccio di suo padre, che lo ha salvato ma che gli mancherà per sempre.

Quel forte abbraccio che l’ha fatto rimanere al di qua del paradiso, ma purtroppo…solo…

 

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