Due cose meravigliose che stiamo perdendo

DI OTELLO AURELIO VALENTINI

Ci sono due cose meravigliose.
E le stiamo perdendo.
O meglio, ci stiamo sputtanando praticamente tutto,
più due cose meravigliose.

Abbiamo rinunciato da tempo alla sensazione di pienezza emozionale, sostituendola con la bulimia da effimero.

Poi ci siamo spogliati del libero sapere, acquistando il cassetto della presunzione dove ora teniamo il copia ed incolla.

Siccome non ci bastava ci siamo allontanati dalla logica e dal buon senso per seguire la religione dell’ improbabile pensando di essere originali e non puramente e semplicemente dei coglioni.

Abbiamo barattato le mani per le tastiere, il benessere per il benavere, la giocosita’ con la sguaiatezza, i sogni con le chimere.

Per non tralasciare nulla ci siamo privati della capacità di saper ascoltare e di farlo soprattutto con le persone sagge ed abbiamo pensato di sostituirla con la sindrome del libero pensatore che di libero ha solo la prigione della supponenza.

Abbiamo curvato le nostre schiene non più sulla terra o sui libri ma sotto il vento del uniformazione e sotto la pioggia, la grandine del virtuale.

Abbiamo una precisa responsabilità:
Sapere che la parte che deve progredire nel progresso è l’ essere umano.

Ma lungo il percorso stiamo perdendo il passo e stiamo perdendo tra le altre, due cose meravigliose:

Il tempo ed il silenzio.

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