E sia festa

DI ROBERTO DE PONTI

 

 

E sia questa una vita vera
di giubilo, priva di rimpianti,
di nuove primavere e di tardi autunni,
di calore che scioglie il ghiaccio dell’ inedia.
E sia festa di carnevale senza fine,
maschera di quaresima nascosta
nell’attesa della resurrezione.
E sia festa in campi di profughi affollati,
nel rinnovarsi di stagioni non più verdi.
Sia festa nell’ aridità di cuori
duri come granito, sgretolato dalla compassione.
E sia festa per chi soffre le pene del vivere,
pianto liberatorio in risate trasformato,
che sia festa a ridare speranza a pianti di schiave
e a grida straziate di donne stuprate
in girotondo di bimbi mai nati.
E sia festa per bende di sangue non più intrise,
per membra che si ricompongono.
Quando le notti sanno d’ autunno
gli occhi sono profondi pozzi
d’ emozioni confuse,
di dolore che alle dita s’ attacca.
Che sia festa anche per me
e per l’ anima mia,
dal freddo di troppi inverni liberata.

 

 

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