DI SILVANA PINTO
È tornato dicembre, carico di entusiasmo, luci colorate, vetrine e tavole imbandite. Alberi finti, alberi veri, un po’ come le persone che ti abbracciano e ti fanno gli auguri.
È tornato dicembre, con quell’aria di festa e quel dolore nel cuore.
C’è chi vorrebbe che non finisse mai e chi vorrebbe solo dormire e risvegliarsi il mese dopo, quando finalmente l’epifania se lo porta via …
È tornato dicembre con le vette innevate e le anime ghiacciate, alberi di Natale stracolmi di regali e alberi poveri ma veri, ricchi di sentimenti e sogni avverati…
È tornato dicembre il mese in cui si spende, si spande, in cui si fanno regali stupidi e inutili solo perché è Natale…
È tornato dicembre anche sul virtuale con l’ immancabile carrellata di alberi addobbati , di tavole imbandite…
Di mete proibite… “saluti da New York, da Oslo, dalle Maldive…”
È tornato dicembre, vestito a festa per l’occasione, lustrini, paillettes, strass e fiocchi rossi…
C’è chi aspetta dicembre come fosse un dono e chi invece se potesse lo strapperebbe dal calendario.
Ecco è ritornata quella che si lamenta sempre di questo dicembre, quella che non capisce niente, che non apprezza il Natale, già quella antipatica e solitaria che si infila sotto le coperte mentre il cielo si illumina di fuochi artificiali e non sente il rumore dei botti ma solo un tuffo al cuore…
Immagine tratta dal web
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