Un passo un dondolio
il vento che cigola a terra,
l’acqua che rotola sulle mura,
debole sofferenza appannata sui vetri,
questo buio mi sfiora,
mi vuole,
mi attanaglia.
Stendo la sera lungo il filo di seta,
a sfiorarlo mi mette quasi paura,
dal lumicino appeso al muro gioco
con le sue figure astratte
danzano a incrociarsi con le dita.
Un attimo di tregua dal logorio diurno
i pensieri pesanti al petto,
mi sdraio alla luna sopita, ascolta le mie parole,
vagano sperdute nell’eco di una stranezza.
L’anima un vagare continuo tra il fuori e la ragione
e dentro è una valanga d’amore.
#grazielladechiara 22/10/2020
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