Ecoarredamento, la nuova frontiera economica del XXI secolo

DI FRANCESCO FRAVOLINI

L’ecoarredamento valorizza l’ambiente realizzando nuovi oggetti mediante l’arte del riuso. È fondamentale utilizzare il materiale abbandonato o semplicemente non utilizzato, perché è una risposta a beneficio dell’ecosistema.

La creatività e l’arte sono le autentiche protagoniste per ripensare il design di un nuovo oggetto; l’originalità dell’ecoarredamento nasce proprio da questa ideazione, conferendo una particolarità esclusiva a qualsiasi arredamento: dal semplice divano per un soggiorno ai mobili di una cucina, fino ad arrivare alla libreria di uno studio di professionisti o addirittura a una camera da letto.

C’è un gruppo di artisti (https://www.palletpuntozero.it) costantemente impegnati a progettare e realizzare ecoarredamento, con particolare gusto nel pensare a un armadio al posto di una scaffalatura.

Le idee si moltiplicano senza sosta proprio per accontentare le diverse esigenze delle persone.
Economia del XXI secolo
È un asset economico rilevante perché nei prossimi anni diventerà la nuova frontiera economica del XXI secolo. Non è pensabile continuare a produrre quando esistono materiali dismessi che possono essere riutilizzati.

Gestire l’esistente diventa un’esigenza per l’ecosistema, ancor prima di essere una necessità. Questa osservazione possiamo estenderla al settore immobiliare dove c’è una quantità considerevole di abitazioni da ristrutturare. Pensiamo alle case cantoniere che sono sparse qua e là nelle strade d’Italia: potrebbero essere ristrutturate per scopi sociali.

Il XXI secolo impone una riflessione sull’esigenza di rivedere il paradigma economico, valorizzando l’arte del riuso negli asset economici dove sia possibile.

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