Famiglia sostenibile e totale sicurezza

DI ROBERTO BUSEMBAI

 

Dicono che invecchiando si diventa brontoloni, ovvero che la senilità porta a una indisponibilità a sopportare e a criticare ogni cosa che non ci piace o ci  infastidisce.

Può anche darsi sia così, in fondo ricordo di averlo forse pensato nei riguardi dei miei genitori, ma visto ora da questa parte anziana penso che non sia davvero così denigrante.

I giovani, come del resto noi quando lo eravamo, hanno quello stimolo di contestazione da riscontrare in ogni cosa del passato tutte le brutture per un presente, ma del resto a mio discapito posso aggiungere che nonostante tutto noi (quelli di una certa età) abbiamo un grado di esperienza in più e questo dovrebbe essere un pregio, ma oggi più di allora, questa opportunità è un grosso difetto.

E allora se proprio devo essere di disturbo fatemi almeno divertire in tal senso, e liberamente dire quello che penso e se lo penso male o bene poi a me non viene e interessa niente.

Io vivo del mio e del mio  sono assai lieto e soddisfatto, ma sinceramente a me dispiace vedere accadimenti che ritengo inopportuni e spesso e talvolta anche denigratori per un futuro che presumerei fosse libero e coscienzioso, attivo e prodigo, intelligente e rispettoso.

Oggi come oggi la valutazione di ogni cosa e in ogni espediente è data non da quello che viene fatto o detto intelligentemente ma da quello che viene detto tanto per dire e fatto tanto per fare.

La parola è diventata il mezzo migliore per incantare la gente, ma al tempo stesso è una parola che viene usata molto frequentemente e che davvero non ha alcun senso in quel frangente o momento, viene usata perchè il “sistema” vuole che sia usata e fatta intendere.

Inculcare, così per un niente, basta soltanto che sia entrata in ogni dove e in ogni cosa da far apparire quello che si presenta o si dice, superiore e indiscutibilmente unico e rispettoso alle regole e principi del momento.

Ci sono oggi tre parole, che invadono letteralmente ogni dove e ogni cosa, ogni situazione e ogni accadimento, ogni modo di pensare e ogni modo di parlare, insomma come diceva un vecchio proverbio: “sono peggio del prezzemolo” ( il prezzemolo era quell’erba aromatica che solitamente veniva aggiunta quasi in ogni pietanza, anche solo tanto per mettercelo e senza relativa importanza).

Le parole sono in ordine di rilevanza: Famiglia, Sostenibile e Totale sicurezza.
Il termine Famiglia è un grosso e importante termine, la sua definizione ha ampi risultati ma il nucleo principale è quella intesa come solido e ristretto nucleo di persone composto da coniugi e ulteriori figli, che ampliata comprende i nonni e altre persone attinenti alla famiglia stessa.

Certamente non è la sola definizione, come ho detto, ve ne sono altre e di più ampie vedute e cognizioni, la famiglia è un qualsiasi nucleo di persone che interagiscono per l’andamento sociale e privato in un ambito culturale proprio e comune, insomma un insieme di più persone che sia per affetti che per unioni o che altro innalzano il valore primario del termine stesso di famiglia.

Fino a qui, sperando di essermi spiegato bene, niente da obiettare, tutt’altro, ma quando il termine stesso di famiglia è “obbligato” e “inculcato” perchè ognuno ritenga di assumere quel valore, io penso che il termine e il valore stesso si dequalifichino e si deteriorino.

Oggi vediamo la “parola” famiglia persino nei pannolini, nei cerotti, per la famiglia e con la famiglia, mangiamo, dormiamo, ci dobbiamo divertire, la famiglia nel filo d’erba, in un sogno, la famiglia è quella composta da madre, padre, e due figli categoricamente maschio e femmina, e categoricamente la femmina seguita dalla madre con le “cretinate” da “femmina” e il maschio seguito dal padre con le “ virilità” da “maschi”.

Sarà la bambina che con la madre annaffierà i fiori, mentre sarà il bambino con il padre che preparerà il vaso, sarà la bambina che farà la pasta divertendosi con la madre, ma sarà il padre con il bambino che assaggerà e approverà il sapore di quella pasta.

Ma forse qualcuno si è preso la briga di far conoscere, istruire, educare per la costruzione del valore della famiglia?

Oggi per famiglia si intende e, scusate, si vuole far intendere, i coniugi padre e madre con relativi figli, poi se i figli vengono accuditi e cresciuti da altri (occasionali) non ha importanza, l’essenziale è dare loro pc, cell, ipod, ipad, moto (già a 5 anni) vestiti alla moda, firme su ogni cosa, compreso lo stesso zaino per la scuola.

La famiglia oggi è madre chi si permette la piscina, la palestra, lo shopping, è arrivista, lavoratrice meglio se impresaria o conduttrice, e telefona anche a scuola al bambino per sapere come sta e avvisarlo che il pranzo basta che venga scaldato nel microonde che è già preparato da quel noto supermercato.

E’ padre quello che fa sport, non vuole e non deve invecchiare, corpo scultoreo, giacca e pure cravatta (è tornata tanto di moda!), dirigente, azionario ( che segue i movimenti della borsa), impresario.

Poi per il figlio basta che sia amante sfegatato del calcio, segua già da bambino le “sottane” e abbia la fidanzatina, che abbia gli stessi suoi hobby e condivida con lui alcune trasmissioni televisive da “maschi”, come le corse d’auto, la boxe, il wrestling, le rubriche televisive sulle auto o moto, abbia il pc, il cell, l’ipod, l’ipad la moto e si faccia valere (anche con la “piccola” violenza) tanto lui (padre) avrà e conoscerà sempre qualcuno per farlo difendere e scusare e salvaguardare.

Per quanto riguarda le figlie, sia il padre che la madre saranno nei loro riguardi molto categorici, basta che seguano le mode dell’abbonamento in voga, e di capigliature, siano piuttosto civettuole e seguano con rigore ogni gossip possibile, stiano lontane da imberbi giovani impulsivi e sappiano difendersi non solo verbalmente, abbiano il pc, cell, ipod, ipad e difficilmente la moto ma all’età giusta sicuramente l’auto.

E allora “famiglia” e sia quello che sia!
Dopo la pandemia, come un fungo (ma a parere mio velenoso) si sono diffuse due parole che solitamente vengono abbinate e  che insieme fanno davvero “tendenza”.

A mio parere (da grande ignorante, sono conscio di questo) non hanno nessunissima attinenza  dove vengono pronunciate: Sostenibile e Totale sicurezza.

Oggi è “sostenibile” ogni fare e dire, per esempio una vacanza, una raccolta di ciliege, un andare in bagno, un semplice incontro, insomma qualsiasi cosa venga fatto o prodotto, è sottolineato il termine “sostenibile” e a me viene davvero da ridere (purtroppo).

Uso il dizionario: Sostenibilità – Possibilità di essere mantenuto o protratto con sollecitudine e impegno o di esser difeso e convalidato con argomenti probanti e persuasivi.

E allora ci pensate a quante cose e momenti siano in pieno e assoluto termine di sostenibilità, direi quasi tutto e bisogna perciò rimarcarlo come cosa assolutamente importante e assolutamente rilevante?

Oggi un volo viene sottolineato sostenibile, una vacanza se non ha questo termine sicuramente è uno sfacelo, un viaggio se non hai sostenibilità come contratto non partire, quando vai in tram o bus o treno assicurati sia scritto all’ingresso “qui si viaggia con sostenibilità”, quando prendi e usi un’auto, una bici o una moto assicurati che sia sostenibile, io penso e credo che pure sulle confezioni dei condom ci sia la dicitura “sostenibile”!

E per finire in bellezza il tutto in “assoluta sicurezza” che significa poi all’atto pratico, gel all’ingresso con il voluto e schietto modo di dirti “ME NE LAVO LE MANI”.

Immagine tratta dal web

 

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