Franco vive!

DI ANTONIO MARTONE

 

Non riesco a smettere di riascoltare la musica di Franco Battiato. È una produzione immensa la sua: una ricerca durata tutta la vita. Uno sforzo di “liberarsi dall’incubo delle passioni” e “di cercare l’uno al di sopra del bene e del male”.

Mistica araba, il sufismo, spunti di orientalismo mediati dalla filosofia occidentale e patrimonio musicale classico interpretato in chiave contemporanea. Un artista che riprende e reinterpreta in chiave poetica e musicale quel sincretismo di matrice neoplatonica che aveva già trovato in Pico della Mirandola un grande testimone.

Un uomo di pace che soltanto un paese alla deriva come il nostro non ha saputo valorizzare in quanto guida politica. Un artista che ha rilanciato il senso del crogiuolo culturale e delle contaminazioni da sempre presenti nella cultura mediterranea fin dalla Magna Grecia.

Un artista straordinario, fuori da ogni etichetta di genere come tutti i grandi.

Riascoltarlo significa riassaporare la mia vita fin da quando, ragazzino, andavo a fare gli esami universitari accompagnato dalla sua voce che mi risuonava dolcemente nella mente.

Riascoltarlo significa fargli compagnia in queste ore quando il corpo di Franco è stato cremato “in attesa del risveglio”.
Quanto vorrei che “i più grandi aneliti del cuore” di questa vita fossero “soltanto l’ombra della luce”!

Franco vive!

(Foto dal web)

 

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