Frederick Carl Frieseke, Through the vines

DI ILARIA PULLE’DI SAN FLORIAN

Frederick Carl Frieseke nasce sul finire dell’Ottocento negli Stati Uniti, in Michigan, ed il suo percorso artistico, tutto sommato, non si discosta più di tanto da quello di altri colleghi connazionali dell’epoca.

Inizialmente si forma presso l’Art Institute of Chicago, ma poi si trasferisce in Francia, dove frequenta la nota Académie Julian, in cui ha occasione di incontrare pittori del calibro di Benjamin Constant e Jean-Paul Laurens.

Si dice abbia contatti anche con James McNeill Whistler, fondatore dell’Académie Carmen, più conosciuta come Whistler’s School, sempre in quel di Parigi, ma le informazioni in tal senso sono piuttosto frammentarie.

Intorno al 1900, l’autore dimora presso Giverny, località celebre per residenza e frequentazione da parte di Claude Monet, il quale la ritrae innumerevoli volte sulle sue tele, e dopo il matrimonio con la connazionale Sarah O’Bryan, si trasferisce proprio nella casa in precedenza appartenuta all’impressionista americano Theodore Robinson.

La vicinanza con l’abitazione di Monet indurrebbe ad ipotizzare un contatto tra i due, in realtà davvero molto tratteggiato, mentre pare egli avesse instaurato un discreto rapporto di amicizia con Pierre-Auguste Renoir.

Una carriera singolare, quella di Frieseke, fortemente influenzata dalle varie fasi della sua esistenza che finiscono per ripercuotersi in maniera palese su soggetti, temi e tecniche rappresentate.

Inizialmente emerge la classica formazione accademica, con preponderanza di tecnica e disegno indubbiamente atta anche a valorizzarne la caratteristica abilità, per poi abbandonarsi a suggestivi scenari di colore, liquido esempio di una brillantezza evoluta e ricercata.

Negli ultimi anni saranno le figure a dominare i contesti raffigurati: spesso rappresentate in ambienti domestici, riservati e raccolti, la cui solidità appare sottolineata e resa con maggiore fermezza.

Al pari di Monet, le vedute di casa e giardino, a Giverny, costituiranno il soggetto privilegiato di una lunga serie di modelli praticamente fissi, il cui dominio incontrastato sulle idee dell’artista si snoda attraverso un percorso della notevole durata di una trentina d’anni.

Frieseke, la cui popolarità, soprattutto ad inizio secolo, ottiene numerosi riconoscimenti, sceglie volutamente di ignorare movimenti novecentisti e avanguardie, fedele ad una propria irrinunciabile condotta di stile e vita, foriera di non poche soddisfazioni.

Il dipinto in questione, Through the vines, oltre alle naturali implicazioni storico artistiche, rientra di diritto in quegli studi relativi alla teoria del colore nell’arte, quindi sovente utilizzato per spiegarne componenti e composizioni, a partire da luminosità e cromatismi per poi più puntualmente soffermarsi sull’aspetto degli split complementari, consistente nella combinazione di una tonalità con i due colori ai lati del suo complemento.

In particolare, il quadro di Frieseke viene indicato come buona scelta per i neofiti che si accostano alla pittura non tanto analizzata quanto praticata, in quanto, nonostante il forte contrasto visivo dei colori, prevale comunque una tensione relativamente semplice da gestire. (fonte: SCRIBD, Lezione 2 – Teoria del colore nell’arte, di Marco Bortolami).

Si conferma inoltre la consueta e riconosciuta ideale location dei vigneti al fine di organizzare lezioni di pittura en plein air: i luoghi, grazie ai paesaggi suggestivi ed ai colori caldi, si rivelano ideale fonte di ispirazione per gli aspiranti artisti. Nel 2018, è stato organizzato un interessante evento in tal senso, presso la Fattoria dell’Aiola a Vagliagli (Castelnuovo Berardenga), nel cuore del Chianti, sotto la supervisione dei pittori Alla Dzighirei e Boris Zabirokhin.

Un connubio, tra arte e vino, documentato fin dai tempi più antichi, sottolineato dalla critica d’arte Veronica Ferretti, la quale ricorda l’importanza del paesaggio naturale in relazione all’eventualità di analizzare le tipologie territoriali insite nel panorama di volta in volta rappresentato.

Tra i dipinti considerati, anche Allegoria del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti, in cui colline e vigneti risultano oggetto di interessanti studi sul tema…

Frederick Carl Frieseke (1874-1939), Through the vines, 1908 c., olio su tela, 81.3×81.3 cm., Akron – Akron Art Museum
Immagine: web

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