Frenate la parola

DI LAURA RUSSO

Spesso ci si ferma alla superficie, con il tempo ho imparato ad andare oltre, a non essere affrettata nei giudizi, a cercare se possibile di capire prima di pensare è ancor più, prima di parlare.

Mia madre diceva sempre non invidiare nessuno, non sempre quello che vedi da’ felicità alla persona che stai guardando, non conosci la sua vita, vedi solo quello che mostra che spesso non è la realtà.

Infine aggiungeva – e poi ricordati sempre “A che t serv tne’ nu vacil r’or quann c’jett ‘o sang a rint ‘…una frase dialettale molto forte, cruda, ma che resta ben impressa nella mente.
Significa letteralmente: a cosa ti serve avere un vassoio d’oro se poi ci devi buttare il sangue dentro.

Questo per dire che non serve a nulla avere tanto se poi non hai la possibilità di goderne, inutile cercare di avere qualcosa solo per possedere un oggetto o un’amore, un’amicizia a scapito della serenità.

L’importante è apprezzare la propria vita, le piccole cose, vedere il lato bello di quello che si ha, non invidiare gli altri, portare astio, o peggio criticare gli altri (spesso gratuitamente per dare maggiore luce a sé stessi). Tutto ciò non porta a nulla, ti svuota l’anima, la rende sterile.

Provate ad essere felice per gli altri, a godere del sorriso altrui.
Fatelo, è una bellissima sensazione che riempie il cuore.

LA MALDICENZA È FRUTTO DELL’INVIDIA…L’INVIDIA DELLA PROPRIA INSODDISFAZIONE.
Se sei grata anche per le piccole cose, non invidierai mai nessuno e tantomeno sparlerai di altri, perché hai imparato ad apprezzare quello che hai , a dargli il giusto valore e non parlo di valore economico.

Pensate che spesso dietro un comportamento c’è qualcosa che non potete e non dovete capire. Rispettate il vissuto altrui senza giudizio…dietro un sorriso può esserci gioia, ma a volte può esserci anche altro, quindi prima di tutto…
Frenate la parola.

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