Gigi Riva, un mito che va oltre il calcio

di Claudia Aru

No, non parlerò del film, perché il film in sé ha troppe cose non mi sono piaciute, e mi riferisco proprio a scelte stilistiche, vedi i mamuthones usati senza alcun senso, i giganti che si sovrappongono ai volti dei vecchi giocatori e a stereotipi triti e ritriti che non sopporto più, basta, veramente.
E diciamolo, è di una lunghezza a tratti estenuante.

Ma c’è un’altra riflessione che voglio fare.

Perché Gigi Riva è un mito che va oltre il calcio?

Riva ha portato il successo in Sardegna. Quel successo che non c’era mai stato.
Prima di lui questa era una terra denigrata, depredata, umiliata, svenduta. Eravamo un popolo chiamato in causa solo come carne da macello nelle guerre, migranti in cerca di un tozzo di pane in terre lontane. Famiglie lacerate da separazioni mai rimarginate, arretratezza, ignoranza, faide, banditi.
In continente ci sfottevano, ci deridevano, ci hanno fatto vivere vero e proprio razzismo.

Ma Nell’aprile del 70 da pastori, brutti, ignoranti e pelosi, l’Italia ha cominciato a guadare la Sardegna con rispetto.

Per la prima volta.

E non ditemi che è solo calcio, perché se dite questo, affrontate il tema con molta, troppa superficialità.

Gigi Riva non è stato solo un calciatore, è diventato uno di noi.

Ci ha capiti e si è sentito capito, schivo lui, schivi noi, ci siamo voluti bene davvero. E infatti è ancora qui.

Riva è arrivato in Sardegna lo stesso anno in cui è arrivato l’Aga Khan. Uno ha creato la costa smeralda in un angolo di Gallura, l’altro ha dato la speranza a tutta la Sardegna, ci ha fatto dire per la prima volta:” hey, ci siamo anche noi, esistiamo e possiamo vincere, portateci rispetto “.
E la Sardegna era tutta unita, da Olbia ad Alghero, a Sassari, Nuoro, fino al paese più isolato: il Cagliari era di tutti noi. Tutti. Uomini, bambini ma anche donne e anziani.

Il sentimento che mi ha pervaso durante tutta la proiezione, però, è stato un senso di grande malinconia.
Quanto mi piacerebbe un nuovo Gigi Riva, che sia nel calcio, nella politica, nella musica… qualcuno che sia ancora capace di farci battere il cuore, di farci credere che possiamo farcela, che siamo forti, bravi, capaci.

I dati attuali sulla Sardegna sono allarmanti… in Sardegna si muore di più che nelle altre regioni, c’è un abbandono scolastico da far paura, si emigra, in troppi vivono in povertà, abbiamo una classe politica inadatta.

Quanto ci servirebbe un Gigi Riva, lo dico da tifosa ma soprattutto da sarda.

Sono contenta che questo film sia stato fatto anche se, come ho già detto, ha troppe criticità, ma era necessario.

Glielo dovevamo, e lo ha fatto un non sardo.

E sì, mi piacerebbe vivere un po’ di belle emozioni anche per il Cagliari calcio che ci fa sempre soffrire.
Mi ha emozionato moltissimo quando domenica scorsa, a due passi da me, la curva nord ha esposto il seguente striscione: “Insegna i tuoi valori a questi calciatori. Auguri Riva… Leggenda rossoblù“

E già.

 

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