Giù le mani dal Ddl Zan: se contrasta con il Concordato, si cambi il Concordato

di Michele Piras

Poi un giorno si spiegherà, più precisamente, per quale ragione, secondo il Vaticano, il Ddl Zan violerebbe la “libertà di pensiero” della comunità cattolica.
Già è singolare che il Ministro degli Esteri di Stato straniero (seppur di uno Stato “particolare” come la Chiesa) si intrometta nell’iter legislativo di un altro Stato, ma del resto qui in Italia ci
siamo abituati.
Da sempre.
Ma sostenere che l’obbligo per le scuole paritarie di trattare il tema dell’omofobia sia una violazione della libertà di organizzazione delle scuole cattoliche, quando pure queste percepiscono ingenti somme di denaro pubblico per organizzarsi liberamente, è addirittura offensivo.
Perché nel Ddl Zan non si combatte la libertà di nessuno, ma si difende la libertà di tutti e si prova a introdurre un principio universale di civiltà nei percorsi educativi.
E se contrasta con il Concordato si cambi il Concordato, ma giù le mani dal Ddl Zan.

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