Gli uomini non sono uguali

DI ANTONIO MARTONE

Gli uomini sono nati liberi e uguali. Da Hobbes a Stirner, passando per Rousseau e Tocqueville, è stata proprio questa la voce fondativa dell’Occidente moderno.

Alla fine della modernità, ossia nel nostro tempo, le disuguaglianze economiche aumentano a dismisura, mentre l’uguaglianza viene conservata soltanto in quanto conformismo omologante, piattezza di sensibilità e di intelligenze, in una realtà nella quale i gusti, gli usi e i costumi, sono costruiti e imposti dal capitale.

Quando capiremo che l’uguaglianza, il conformismo e la piattezza delle intelligenze sono esattamente ciò che produce la disuguaglianza economica reale?

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