I buoni propositi e le tante domande

DI RICCARDO ANCILLOTTI

All’inizio vuoi contare, prima di tutto, su te stessa!.. Aiutare gli altri e credere nelle persone.  ‘Nessuno può fingere o mentire a lungo!’ pensi…poi però non ravvisi più i buoni propositi intorno a te e cominci a chiederti se per caso non hai sbagliato ‘luogo’, ‘momento’ , ‘epoca’, oppure solo ‘persone di riferimento’… E’ la crisi!…

All’inizio, è strisciante ed anche metodica…perchè impari ben presto a capire dove si manifesta con maggiore facilità.. Allora eviti gli appuntamenti inutili, le discussioni areeggiate, e i pensieri urticanti, poi però ti ‘rompi’ ed allora ti butti nella mischia e cominci a sparare a destra e a manca, su tutto ciò che ti appare ipocrita, ignobile, banale, viscido, incurante del male altrui.

E’ così , all’inizio…
In seguito?… In seguito sai, già, che comincerai a dare risposte equilibrate.Ti porrai il problema di essere credibile. Lascerai che il tempo trascorra senza patemi e ti obbligherai a sfiorarlo solo con le dita senza comunque trattenerlo, farlo tuo.

E’ un esercizio… che ti sarà utile…in seguito …
Si pensa spesso che le domande più importanti che ci faremo nella vita siano: “Perché si nasce”? O “che senso ha la morte”? Ma non è così! Ci sono domande che non sapevi nemmeno potessero esistere. Perché la tua vita non poteva prevederle neppure volendo!

Domande che vengono in superficie come lombrichi dal più fertile substrato della tua vita… La tua storia…
Queste domande polverizzano i tuoi ‘orticelli’, coltivati con cura finanche eccessiva e bruciano campi di frumento maturo, in attesa di ‘mietitura’. Già pronti a sfamare il tuo desiderio di vivere…
Sono domande banali, come: Perché proprio a me ?.. Perché sono fatta così? Perché oggi?