I misteri della vita

DI GRAZIELLA DE CHIARA

 

 

Era sera delle cose dette e ridette eppure qualcosa non andava. . .
Sulle alture cominciava a far buio e anche i pensieri traballavano come la luna.
Fiato sospeso, questa vita che sfida pure i sassi e non regna mai sulla bontà dei fatti.

Sono al vortice della consuetudine e ho appeso una croce alle tempeste, le prendo tutte di petto, queste miserabili, mai cedere al passo, che poi fanno male a senso unico.
Ho preso una scatola di ricordi e l’ho lasciata fra le cose che profumano di vissuti, quelli belli e quelli meno belli, son tutti da ricordare.

Nei profumi dei libri invecchiati c’è tutta la storia che sa di nostalgia, di pagine imbrattate e pensieri evidenziati, il segno non lo metto mai, ricordo ogni passaggio, perché mi ha lasciato un sentire che è diverso dal mio, ma spesso si accomuna alle idee che ancora resistono.

Quanta amarezza nelle cose passate e quante parole sono come bersagli alla mente, sembrano matriosca incastrati a dovere per poi venir fuori e raccontarti un particolare nuovo.
I silenzi interrompono sempre le parole, come quando metti un disco vecchio e si inceppa la musica che tanto amavi.

Come uscire da questa malattia, che stringe le ferite ma mente al cuore e procede come il vento in burrasca, senza badare alle cose che trascina con sé.
Come ritrovare quella strada che si è interrotta a metà del suo percorso e nessuno, nessuno ha ancora trovato la forza di metterci un ponte.

In queste sere, dove le cose dette e ridette tornano a farsi vive, sembra che si fermi l’ora del nuovo e a ritroso, corrono tutte le parole depositate al vortice a ribellarsi per non farsi risucchiare ancora dai misteri della vita.

#grazielladechiara 07/05/2021

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