I recinti mentali e le radici delle cose

DI RICCARDO ANCILLOTTI

 

Non m’interessa cio’ che lussureggia, brilla, richiama interesse a parole, magari mostrando tutto quello che si ritiene debba essere apprezzato e in fin dei conti produce consenso.
A me interessa capire le radici delle cose. Sono quelle che alimenteranno nel bene o nel male la pianta.

Chi resta legato alla terra, convinto che sempre da li si
debba partire, puo’ aver ragione, ma puo’ anche confondere il futuro con la negazione di un necessario sviluppo!
Se invece dai sfogo alle potenzialita’ delle tue radici, produci davvero quella crescita della quale ogni pianta sente il bisogno.

Senza retorica quindi, ma solo con la volonta’ e convinzione che il mondo lo cambia chi ha da dare qualcosa all’umanita’ e non chi vuole bloccarla, inchiodarla e recintarla per fare i conti con le proprie miserie ed i propri santoni del potere.
I recinti peggiori sono quelli mentali, che ci impediscono a volte di guardare oltre il proprio naso e ci basta un niente per vivere in cattività.

Ma se riesci a distruggerli non puoi più pensare che un pò di surrogato benessere debba dirti da che parte stare,
Lo sentirai dentro e niente ti potrà impedire di guardare il vero volto delle cose !
Buon viaggio belle teste

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