I sogni che cadono, generano sogni

DI GIOVANNI DE LUCIA

Blu cobalto, maestrale a spazzare nubi gonfie, come di pensieri antichi. Il profumo del mirto mi racconta di te, tu lampada sull’uscio della mia vita, fuoco e brace per notti di canti e poesie.

Ieri hanno ucciso un sogno, con un fendente all’ombra del tradimento e della menzogna.

Ma i sogni che cadono generano sogni e così le notti vengono adornate da nuovi abbracci di seta e ti ritrovi a dormire tra seni caldi come di rena in questo mare, la cui unica musica è data dallo scivolare di lacrime dagli occhi fieri di questo nuovo amore, riflesso di distese di elicriso. L’amore non può morire neppur volendo.

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