Il bene e l’amore

DI PINA COLITTA

Il “bene”… questa parola è quasi magica se
accompagnata a tanti verbi o sostantivi che, soprattutto nella loro
radice latina, possono indicare sicuramente un’azione positiva,
un’azione “benefica”: bene-ditione, bene-fattore, bene-ficio,
bene-inteso, bene-merito, bene-placito e tanti altri. Non pensate ad
una dissertazione a fondo perduto, bensì ad un brevissimo incipit per
dire del bene dato e ricevuto.

Se vogliamo bene a qualcuno, solitamente abbiamo alcune aspettative.
Se l’altra persona non ci dà quello che ci aspettiamo, stiamo male. Il
problema è che c’è un’alta probabilità che l’altro sia spinto ad agire
in modo diverso da come vorremmo, perché non siamo tutti uguali. Ogni
essere umano è un universo a sé stante.

Come ci sguazziamo in questa
affermazione “non siamo tutti uguali” . Un modo quasi di uscire alla
chetichella quando qualcosa ci imbarazza… Eppure non esiste alcun
dubbio sul significato delle parole sopra citate!Dove sta la
diversità?

Semplicemente nel fatto che amare significa desiderare il meglio
dell’altro, anche quando le motivazioni sono diverse. Amare è
permettere all’altro di essere felice, anche quando il percorso di
vita è diverso…

L’amore dovrebbe essere un sentimento disinteressato
che nasce dalla volontà di donarsi, di offrirsi completamente dal
profondo del cuore. Per questo, l’amore non sarà mai fonte di
sofferenza. E allora perché spesso lo è?

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