Il bisogno di immergersi nella bellezza

DI FRANCO FRONZOLI

Mi immergo spesso nella bellezza.

È come entrare alla Reggia di Caserta ed osservare ogni particolare, ogni minuzia, ogni colore.

Navigo per il mondo virtuale,che credo di aver girato almeno una volta o forse più.

L’ immensità dell’universo, del mare, della montagna, dei fiumi, dei costumi, degli animali, dei tramonti, dei fondali.

Il mare è sublime, con i suoi colori, con il vibrare delle onde, con i colori dei suoi abitanti.

L’uomo nella sua iniquità, non si rende conto  di  cosa significhi uccidere il mare.

Il mare, la montagna offrono emozioni uniche, anche nella virtualità.

Quando il colore rifrange tra le onde è meraviglioso, come quando le onde, accarezzano gli scogli.

I tramonti marini e montani, il sorgere ed il tramonto del sole, della luna.

Le montagne offrono neve, foglie al vento, alberi flessibili e mai domi.

Come entrare con l’anima nei costumi degli uomini, moderni e primitivi.

Guardare bambini nudi correre, donne alle prese con tutto ; le ho viste pescare, tagliare la legna, cucinare, accudire la famiglia, ritagliare momenti di gioia.

Le donne,  immensità del creato.

Ma sono andato anche nel Viennese, nell’arte dei dolci, alla scrupolosita’ con cui vengono confezionati.

Mani esperte che giocano con stelle filanti, zuccheri e soffici altri ingredienti.

Ho visitato grotte ed abissi,  dove si trovano storie millenarie, spiegate attraverso i geroglifici.

Ho visto chiese, antiche e moderne, ho ascoltato il silenzio, la meditazione, il propagarsi di milioni di preghiere.

Ho visto scherpa, salire in Nepal,  montagne innevate, abituati alle scalate.

Ho visto un raggio di sole entrare nel cuore…

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