Il campanile vicino al mare

DI FANTINO MINCONE

Il bel campanile del mio paese
svetta tra le case addormentate
e sotto misteriosa luce lunare
fa romantica ombra su vicoli bui.

Da giovane percorrevo saltellando
quelle stradine fomentando fantasie
di nuovi amori come teneri germogli
da coltivare in giardini verdeggianti.

Alla mia età, imboccando strade
con scalini subdoli e scivolosi…
per non cadere rallento il passo
e mi fermo a contemplare le stelle.

Non posso più saltare la cavallina
per il tradimento della cartilagine
e ho paura di perdere l’equilibrio
sempre instabile come la mia vita!

In dissolvenza la linea del mare
a lambire le collinette d’arenaria
tra flessuosi giunchi danzanti
sferzati da cadenzata brezza.

Di notte si sente a tratti il respiro
affannoso delle onde e l’odore
della salsedine acuisce le ferite
del cuore malato di malinconia.

Nell’aria umida di rimpianti la luna
stupita dagli arpeggi della risacca
si nasconde dietro nuvola fugace
come per giocare a nascondino.

Le campane mi ricordano le ore
che passano in utopia di felicità
tra rintocchi di speranze future
mai sopite gustando la mia età!

Immagine tratta dal web

 

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